Le premesse, e i risultati, non erano delle migliori visto e considerato fino a che punto del baratro si era addentrata la Juventus versione Thiago Motta nell’anno 2024/2025. Un progetto ardito, coraggioso con un allenatore che non ha mai guidato una grande squadra seppure in evidente difficoltà , dopo le inchieste e la defenestrazione della dirigenza e un evidente ridimensionamento delle possibilità a causa della austerità introdotta.
Oggi la Juventus è al quarto posto, ed è una sorpresa di cui stupirsi a undici giornate alla fine pur con le eliminazioni ai playoff di Champions League, l’addio ai quarti in Coppa Italia (e il fantasma di Max Allegri incombente), per non citare le presunte talpe e una divergenza di vedute anche all’interno dello spogliatoio. Insomma, Juve a -6. Chi lo avrebbe mai detto?
- Il ribaltone Juve, come è stato possibile
- Lo scontro diretto con l'Atalanta, Gasp e l'ex Koopmeiners
- Champions obiettivo numero 1
Il ribaltone Juve, come è stato possibile
La Juve ha rimediato otto punti sull’Inter capolista, undici al Napoli secondo, sei all’Atalanta terza e quattro alla Lazio quinta, rivale diretta alla qualificazione Champions dovendo rimanere questa stagione nei quattro eletti. Rallentano le tre squadre al vertice e ne approfitta Thiago Motta con i suoi che hanno infilato il quinto risultato in campionato e tenta l’impresa e di centrare l’obiettivo che può cambiare il senso degli introiti in questa stagione.
Lo scontro diretto con l’Atalanta, Gasp e l’ex Koopmeiners
Con lo sguardo oltre i progressi di gioco, l’ardua opera di conseguimento del quarto posto non è impossibile se e solo se alla difesa diga che vorrebbe lo stesso Motta si abbinasse un buon numero di reti. Alla prossima, la Juventus ha in calendario l’Atalanta, che ha meno vigore rispetto al girone d’andata ma è dotata di una chiave, di un gioco e anche di una volontà che i bianconeri vedono a intermittenza.
Se la Juve vincerà , aggancerà l’Atalanta al terzo posto. Sarebbe facile, qualora si verificasse la circostanza, divagare e tornare sul Gasperini ex Juventus e papabile successore a Thiago sulla panchina e, da ex, si punterà su un giocatore simbolo del mercato di Cristiano Giuntoli e uomo da decifrare in quella zona del campo, Teun Koopmeiners.

Motta con Vlahovic
Champions obiettivo numero 1
La partita è una sfida Scudetto, ma non troppo: l’obiettivo numero 1 – e non c’è neanche la necessità di dichiararlo alla vigilia – viene associato alla qualificazione in Europa (Champions), a quegli introiti garantiti e promessi utili a finanziare società e mercato. Contro l’Atalanta si tratta di un punto da centrare, per invertire la direzione in via definitiva.
D’altronde, qualora Exor continuasse a chiudere la cassaforte, si attingerà a risorse proprie e a modalità di reperimento che solo ed esclusivamente i risultati possono garantire.