Con l’arrivo di Thiago Motta, la Juventus abbandonerà la difesa a tre per un modulo che punterà sugli esterni d’attacco per creare superiorità numerica: Cristiano Giuntoli è dunque a caccia di ali, il primo della lista è Savio, 20enne brasiliano rivelazione del Girona nell’ultima Liga.
- Juventus, Giuntoli a caccia di esterni offensivi per Thiago Motta
- Juventus, Giuntoli mette Savio nel mirino
- Juventus, per Savio bisogna trattare col City
Juventus, Giuntoli a caccia di esterni offensivi per Thiago Motta
La Juventus di oggi è a corto di esterni d’attacco, giocatori fondamentali per il gioco di Thiago Motta, il nuovo allenatore destinato ad abbandonare la difesa a tre per il 4-3-3 o il 4-2-3-1. Ad oggi, l’organico bianconero ha un solo due esterni offensivi di ruolo, Kenan Yildiz e Federico Chiesa, con quest’ultimo che però viene dato in partenza da Torino. Cristiano Giuntoli, dunque, è chiamato a riempire questo vuoto.
Juventus, Giuntoli mette Savio nel mirino
Secondo SportMediaset, il Football Director della Juventus avrebbe messo nel mirino Savio, noto anche come Savinho, ala mancina di nazionalità brasiliana che è esplosa quest’anno nella Liga con la maglia della rivelazione Girona: velocità , grande abilità nel dribbling e un sinistro dolcissimo hanno permesso a questo 20enne di segnare 11 gol e servire 10 assist tra campionato e Copa del Rey.
Juventus, per Savio bisogna trattare col City
Riuscire ad arrivare a Savio, però, non sarà facile. Il talento brasiliano era in prestito al Girona dal Troyes, club francese che appartiene alla galassia di club satelliti del Manchester City. Un giocatore con queste qualità tecniche non può che avere la stima di Pep Guardiola, che dunque potrebbe deciderlo di richiamarlo alla base nella prossima stagione. Le strade della Juventus sono dunque due: avanzare un’offerta cospicua, da almeno 35-40 milioni di euro, per spingere il City alla cessione, oppure avviare una trattativa per ottenere in prestito Savio, magari convincendo Guardiola che il ragazzo potrebbe ulteriormente migliorare in un campionato duro per gli attaccanti come la Serie A.