Sono ore di attesa per la Juventus, che a breve conoscerà ufficialmente il verdetto della UEFA dopo le sanzioni inflitte dalla giustizia sportiva italiana, figlie del caso plusvalenze e della manovra stipendi. Nel mezzo, c’è da registrare un convinto dietrofront rispetto al progetto Superlega, inizialmente promosso da Andrea Agnelli e Florentino Perez. Manca l’ok definitivo di Real Madrid e Barcellona, ma è stata avviata ufficialmente la procedura d’uscita, volta anche ad ammorbidire la mano di Ceferin.
- Juve fuori dalla Superlega: manca il sì di Real e Barcellona
- Juve esclusa dalla Conference: quando arriva il verdetto
- Rivoluzione Juve senza Europa: Bonucci fuori rosa
Juve fuori dalla Superlega: manca il sì di Real e Barcellona
Juve fuori dalla Superlega, indietro non si torna. Il club torinese, una volta chiusa la parentesi con Andrea Agnelli al timone della società, non ha perso tempo e ha deciso di andare incontro alla UEFA, pur di evitare danni peggiori dal punto di vista sportivo e in chiave Borsa, con le quotazioni che hanno subito un crollo evidente negli ultimi mesi e sono destinate a ricevere un altro colpo importante nel momento in cui verrà formalizzato il verdetto relativo all’esclusione dalla Conference League.
Passo indietro concreto ed ufficiale quello della Juventus, che abbandona la Superlega per “divergenze sull’interpretazione degli accordi applicabili al Progetto”, come si legge nella nota emessa dal sodalizio juventino. Manca ancora, però, il sì definitivo di Real Madrid e Barcellona, senza il quale non è possibile uscire dal “gruppo” che finora ha portato avanti tale progetto anti-UEFA.
Qui di seguito il comunicato stampa diffuso dalla Juventus:
Facendo seguito al comunicato stampa del 6 giugno 2023, con cui Juventus aveva reso noto di aver iniziato un periodo di discussione con Real Madrid e FC Barcelona (club che fino ad allora non avevano annunciato l’intenzione di uscire dal progetto Super Lega) con riguardo alla prospettata decisione di Juventus di uscire dal Progetto Super Lega, si rende noto quanto segue.
A seguito di tali discussioni, e tenuto conto di alcune divergenze sull’interpretazione degli accordi applicabili al Progetto Super Lega, Juventus conferma di aver iniziato la procedura di uscita dal suddetto Progetto, pur rammentandosi che, ai sensi delle disposizioni contrattuali applicabili, affinché il recesso produca i suoi effetti è richiesto il previo consenso di Real Madrid, FC Barcelona e degli altri club coinvolti nel Progetto Super Lega.
Juve esclusa dalla Conference: quando arriva il verdetto
Dopo aver ottenuto il sì del Procuratore Generale per lo spostamento del processo penale relativo all’Inchiesta Prisma, la Juve resta concentrata sulle questioni di natura tecnica e sull’imminente verdetto UEFA, che escluderà, salvo clamorose sorprese, il club bianconero dalle competizioni europee per una stagione sportiva. Niente Conference League, dunque, con la consapevolezza che tale provvedimento non si ripercuoterà sull’annata successiva, non pregiudicando un’eventuale qualificazione alla Champions League 2024-25.
La decisione definitiva della UEFA è attesa a giorni, ma una prima comunicazione potrebbe già arrivare nel pomeriggio odierno, complici le tante indiscrezioni già filtrate nelle ultime due settimane.
Rivoluzione Juve senza Europa: Bonucci fuori rosa
Consapevole di dover affrontare, verosimilmente, soltanto due competizioni nell’arco di un anno, il neo Football Director Cristiano Giuntoli ha trovato terreno fertile per avviare un’autentica rivoluzione. Atteggiamento decisionista e chiarezza di intenti, soprattutto con alcuni dei pilastri dello spogliatoio bianconero. Non farà parte del nuovo progetto tecnico di Max Allegri il capitano Leonardo Bonucci, messo fuori rosa al pari di McKennie, Zakarìa, Arthur e altri calciatori rientrati dai rispettivi prestiti.
Il numero 19 della Juve non partirà per la tournée negli States con il resto del gruppo e consegnerà definitivamente la fascia al brasiliano Danilo, già punto di riferimento della rosa bianconera nella passata stagione. Campionato e Coppa Italia nel mirino, con il quarto posto che rappresenterà necessariamente l’obiettivo minimo, per tornare nell’Europa che conta e dimenticare in fretta le sconfitte incassate soprattutto all’esterno del rettangolo di gioco.