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Thiago Motta e la sua Juve: “Qui per aprire un ciclo”. Su Vlahovic e Chiesa la differenza con Allegri

Le prime parole dell'italo-brasiliano nella conferenza stampa di presentazione da allenatore dei bianconeri

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Non traspare emozione sul viso di Thiago Motta, che pare perfettamente a suo agio nella conferenza stampa di presentazione da allenatore della Juventus. Il nuovo tecnico ha parlato della sua idea di squadra, ma anche dei singoli da rilanciare come Vlahovic e Chiesa, oltre che del nuovo arrivo Douglas Luiz, marcando una differenza netta da Massimiliano Allegri. Poi il messaggio sull’Inter.

Thiago Motta e la sua idea di Juventus

“Sono contento felice di essere in un club storico come la Juventus, ambizioso – queste le prime parole da tecnico dei bianconeri di Thiago Motta -. Si apre un ciclo interessante. I primi giorni sono stati bellissimi, ho trovato una struttura di lavoro bella e preparata, con gente con competenza che sta aiutando me e lo staff. Ringrazio accoglienza calorosa dei tifosi, sono contento di essere qui con voi”.

Motta poi lancia la sua idea di Juventus. “La voglio orgogliosa e felice dopo ogni partita insieme ai nostri tifosi. Vorrà dire che abbiamo fatto il nostro lavoro, dando il nostro massimo”. L’italo-brasiliano sente di essere arrivato in bianconero “al momento giusto”. “Si apre un ciclo molto interessante – ha continuato – . Sono contento di essere presente e partecipare. Obiettivi? Quello che ho intesta è prepararsi bene, è un momento importante della stagione, dobbiamo concentrarci al massimo per fare una buona preparazione ed essere pronti ad affrontare ogni partita al massimo. Per gli obiettivi poi vedremo”.

Juventus, Motta non teme la pressione

Thiago Motta ha poi svelato di essere stato sorpreso dalla qualità delle strutture e dell’organizzazione della Juventus. “Ero convinto di arrivare in un club fantastico, ma la struttura mi ha sorpreso. Abbiamo di tutto per fare bene il nostro lavoro”. Motta non s’è mostrato intimidito dalla pressione che si avverte in casa della Juventus, ben rappresentata dal motto “vincere è l’unica cosa che conta”. “In tutte le grandi squadre bisogna vincere – le parole del tecnico -. Sento la responsabilità, ma è una responsabilità bellissima. Non cambierei questo posto con nessun altro al mondo. Voglio dare il massimo, trasmettere il mio entusiasmo e la mia motivazione. La visita di John Elkann mi ha fatto piacere, questa pressione è uno stimolo in più per me”.

Motta su Vlahovic, Chiesa e Douglas Luiz: la differenza con Allegri

Quando si passa a parlare dei giocatori della Juventus la differenza tra l’approccio di Thiago Motta e Massimiliano Allegri emerge con più evidenza. Il tecnico toscano parlava spesso di “categorie” e i suoi sostenitori sottolineavano come quelli della Juventus fossero di un livello inferiore rispetto alle avversarie per lo scudetto o per la Champions League. Motta taglia col passato: “Tutti i giocatori qui sono forti”, la frase del tecnico italo-brasiliano. A partire da Dusan Vlahovic.

“Le critiche fanno parte del nostro lavoro, ma lui è un grande giocatore – ha dichiarato Motta del serbo -. Il talento però ha bisogna della squadra, quando la squadra funziona i talenti emergono da soli. Sono sicuro che non solo lui, ma tanti altri talenti che abbiamo faranno una grande stagione”. Messaggio simile per Federico Chiesa, che radiomercato vorrebbe in uscita: “Qua dentro abbiamo solo giocatori forti, questo vale anche per lui”.

Motta ha poi parole al miele per Yildiz (“fa, mi è sembrato un ragazzo fantastico. In campo da quello che ho visto può fare qualsiasi ruolo”) e Miretti (“È giovane, ha una gran testa, è molto concentrato sul lavoro. Il suo rinnovo significa grande responsabilità, sono contento che rimarrà con noi”), non si sbilancia sul giocatore a cui affiderà il ruolo di trequartista, ma fa capire di essere molto felice dell’acquisto di Douglas Luiz. “È un grande giocatore, è stato fatto un grande lavoro per averlo con noi – il commento di Motta sul centrocampista brasiliano -. È un nazionale, ha fatto una grande stagione andando in Champions con l’Aston Villa, è un giocatore completo e che si adatterà facilmente. Lo vedo sia più alto sia più basso in mezzo al campo, deve sapersi muovere bene. Farà bene anche la fase difensiva, a seconda delle squadre che affronteremo”.

Inter lontana, ma Motta volta pagina

Motta evita poi gli argomenti di mercato, salutando Rabiot (“Da amico sarò molto contento se sarà felice altrove, gli auguro il meglio”) e sorvolando sul possibile addio di Soulé e sull’ipotetico arrivo di Koopmeiners (“Non parlo di giocatori di altre squadre”). Ma il nuovo allenatore della Juventus volta pagina anche sui 23 punti di distacco dall’Inter dello scorso campionato: “”Il passato resta lì, ma non dobbiamo pensare più alla passata stagione – ha affermato Motta -. Dobbiamo essere totalmente concentrati, dobbiamo prepararci bene per affrontare al massimo ogni partita”.

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