Voltare pagina non è semplice. Non è un atto immediato che avviene dall’oggi al domani ma richiede tempo e pazienza. Ne deve avere tanta anche Thiago Motta, all’inizio della sua complicata ma affascinante avventura alla Juventus. Già dalla prima amichevole, persa malamente contro il Norimberga, c’è chi ha parlato di prime frizioni con Cristiano Giuntoli attribuendo la stizza dell’allenatore alla questione mercato con cessioni dolorose e acquisti ancora non portati a termine.
- Il prematuro hashtag Motta out
- Il racconto di Sabatini: frizioni tra allenatore e dirigente
- Il mercato incompleto e la cessione di Soulé
Il prematuro hashtag Motta out
Da Allegri out a Motta out il passo è stato breve. Forse fin troppo. E’ bastata un’amichevole per mettere in discussione un progetto appena avviato, con i soliti odiatori da social inviperiti per la sconfitta della Vecchia Signora contro una formazione di Serie B tedesca. Se per l’hashtag i tempi sono stati un po’ troppo affrettati, di sicuro c’è che Cristiano Giuntoli deve fare in fretta per consegnare all’allenatore la squadra desiderata. La Juventus ha dovuto rinunciare a qualche giovane talento, un sacrificio calcolato in nome di un bene potenzialmente superiore.
Il racconto di Sabatini: frizioni tra allenatore e dirigente
Chi ha parlato di frizioni tra Thiago Motta e il Football Director della Juve è stato il giornalista Sandro Sabatini a Radio Radio: “Non è che la Juve sta rinunciando a qualche giovane: sta rinunciando a tutti i giovani tranne Yildiz, ma a cedere i giovani sono capace anche io perché ci sono i club che vengono a chiederteli. Ho una indiscrezione che ovviamente non sarà confermata da nessuno, però se la dico avrò un buon motivo: tra Giuntoli e Thiago Motta non c’è attrito, ma un minimo di stizza sì“.
Il mercato incompleto e la cessione di Soulé
Le motivazioni di questa stizza sarebbero dovute al calciomercato, come rivelato da Sabatini: “Motta avrebbe tenuto volentieri Soulé, perché Giuntoli gli aveva detto che vendeva Chiesa e invece si sta verificando l’opposto… Le parole del tecnico di giovedì scorso sui due giocatori sono state chiare: dell’argentino ha detto che si stava allenando bene ed era contento, di Chiesa ha detto solo che per ora è un giocatore della Juve. Da quello che mi risulta, c’era un patto tra Motta e Giuntoli su una rivoluzione di mercato che non è stata ancora completata“.