Il pragmatismo della Juventus colpisce ancora e la squadra di Massimiliano Allegri infila l’ottavo successo di fila in campionato senza subire gol: questo grazie all’1-0 in casa contro l’Udinese, con una prestazione dei bianconeri (sempre più vicini alla capolista Napoli) che però ha generato qualche mugugno per larga parte della partita, almeno sino allo sblocco negli ultimi minuti di gara. E con un giocatore – Angel Di Maria – che ha lasciato di nuovo attoniti i tifosi, e non in senso positivo.
- L'omaggio a Vialli e le parole di Pessotto
- Primo tempo deludente, le critiche social
- Nel secondo tempo si loda Chiesa e il "corto muso" di Allegri
- I bocciati dai tifosi: sotto tiro la prestazione di Locatelli
- Sfottò e frustrazione sui social per Di Maria
L’omaggio a Vialli e le parole di Pessotto
Anzitutto, lo Stadium ha ricordato la scomparsa di Gianluca Vialli, tra striscioni (“Ho imparato tutto dalla vita con una palla tra i piedi. Ciao Gianluca”) ed un minuto di silenzio, e dove era presente anche l’ex alta dirigenza bianconera composta dal ticket Agnelli–Nedved; inoltre è stato omaggiato anche Ernesto Castano, e la squadra ha giocato con il lutto al braccio.
Ma ha suscitato in particolare un certo effetto il discorso di commiato all’indimenticato ex e galantuomo del nostro calcio da parte di un compagno di squadra che condivise con lui alla Juve i trionfi negli anni Novanta, ovvero Gianluca Pessotto, che con voce rotta prima del fischio d’inizio ha speso parole molto toccanti nel silenzio dello stadio.
“È il momento dei cuori forti”, “Le parole di Pessotto. E le lacrime che cadono”, “Commovente Pessotto”, “La lettera di Pessotto mi ha uccisa”: dai social si levano ovviamente apprezzamenti per questo sentito ricordo, anche dall’estero.
Primo tempo deludente, le critiche social
Sospinta dal pubblico di casa (tra i cori, “Luca Vialli segna per noi”), la squadra bianconera in realtà non ha regalato molti sussulti, soprattutto nel primo tempo se escludiamo un’occasione di Daniele Rugani, servito dall’applaudito e rientrante Di Maria per un gol di testa sfumato grazie al salvataggio di Silvestri, ed un tentativo di Moise Kean (titolare per dare fiato a Milik in vista del prossimo big match contro il Napoli) di sinistro. E i social hanno infilato il dito nella piaga.
Ancora una volta, sul banco degli imputati c’è il gioco della Juve, incapace di andare in profondità nelle maglie dell’Udinese e costretta alle continue ripartenze: “Masterclass di Mago Max che concede possesso e gioco all’Udinese per poi infilarla in contropiede al 98’”, scrive un utente su Twitter. E ancora: “La strategia di Allegri è quella di fare addormentare gli avversari”, “Finora Rugani è il più caparbio. Ho detto tutto”, “Questo primo tempo non si discosta molto dai precedenti e in effetti diventa anche difficile stupirsi. Tanti errori e palla che corre troppo lenta. Ritmi talmente intensi che tra poco mi addormento”.
Nel secondo tempo si loda Chiesa e il “corto muso” di Allegri
Stesso copione nel secondo tempo, nonostante altre occasioni (questo volta a firma Rabiot): “Zero idee, non si può sempre aspettare la singola giocata…”, “Vialli in campo era un leone. Qui vedo solo gattini”, “Juve lenta e prevedibile”. Ma poi le cose cambiano. Federico Chiesa, ben servito da Leandro Paredes confeziona un assist provvidenziale che innesca il gol a firma di Danilo proprio nei dieci minuti finali: a riprova della tesi dei tifosi critici riguardo il gioco espresso dal tecnico juventino, ovvero brutti match e vittoria per corto muso sbloccata quasi sul filo di lana.
“Il problema è che ormai, quando segna la Juventus, non si esulta con “ALEEEEE OOOOOH” ma con “Santa liberata era ora”, scrive appunto una commentatrice sui social. “Chiesa fuoriclasse”, è il tenore dei commenti invece sul giocatore reduce da un lungo stop, ma un altro utente mette in guardia: “[Chiesa] è uno che ti cambia la partita, non bisogna lasciare che Allegri rovini questo giocatore, va tutelato ad ogni costo”.
Allegri però viene generalmente riabilitato da una maggioranza sin qui silenziosa: “La gestione delle rotazioni di Allegri è un gran segnale di forza”, “Filotto di 8 vittorie consecutive per la Juventus senza goal subiti. Dal 2018/19 non vincevamo otto partite di fila, e chi sedeva sulla panchina? Ovviamente Allegri. Ora dove sono gli #AllegriOut? Bravi ragazzi e complimenti Mister, testa bassa e lavorare”; e c’è chi si chiede ironicamente: “Allegri ha fatto un patto col demonio, altrimenti non si spiega”.
I bocciati dai tifosi: sotto tiro la prestazione di Locatelli
Tra i bocciati del match, Manuel Locatelli, che ha affrontato la partita con la spada di Damocle di una ammonizione precedente ed è stato poi sostituito da Allegri con Paredes. “Sarà la posizione in campo, l’allenatore o non lo so, ma il Locatelli del Sassuolo non si é mai visto. Passaggi sbagliati, scelte mai esatte, lentezza nell’idea di gioco, merita un po’ di panchina forse, assieme all’americano [ovvero McKennie, altra delusione del primo tempo, ndr]”: questo è uno dei commenti sui social che riassume un’ondata di critiche rivolte al giocatore.
Sfottò e frustrazione sui social per Di Maria
Altro argomento di discussione, l’applaudito (prima del fischio d’inizio) Di Maria che è stato sostituito al 66′ per fare entrare Milik, a causa di un presunto problema al polpaccio (ora è in dubbio per il Napoli). Qui si scatena il web: “Quindi Di Maria esce per risparmiarsi per il Mondiale, giusto?”, sfotte un utente social, mentre un altro sentenzia: “Nella lunghissima classifica ‘vecchie glorie arrivate in Italia a svernare prendendosi l’ultimo contrattone’ Di Maria sta superando a destra a 300 km/h Rivaldo e Forlan”.