Così è se vi pare. E anche Dusan Vlahovic non è più giocatore imprescindibile per Thiago Motta e per questa Juventus ancora in cerca d’autore, dopo le ripetute indiscrezioni che hanno investito l’attaccante serbo e che potrebbero aver indotto a rivedere quei piani che apparivano alquanto trasparenti, almeno a livello pubblico. L’agente di Dusan, Darko Ristic, è a Torino.
La ragione la comprenderemo a tempo debito. Intanto c’è da gestire l’ingresso di Kolo Muani, l’ufficialità di Alberto Costa, l’ultimo tentativo per Ronald Araujo e anche il corteggiamento di Cambiaso da parte del Manchester City.
- Vlahovic, arrivato a Torino il suo agente dopo l'Arsenal
- Il tavolo per il rinnovo con la Juventus
- L'ipotesi Arsenal e il Psg sullo sfondo
- Cambiaso-Manchester City, cosa sappiamo
Vlahovic, arrivato a Torino il suo agente dopo l’Arsenal
Con un’immagine di entrambi, sorridenti e abbracciati, Vlahovic e il suo agente hanno mostrato l’evolversi di una trattativa che non conosceva svolta prima che il grave infortunio di Gabriele Jesus inducesse l’Arsenal a valutare un immediato acquisto sul mercato di gennaio nel reparto offensivo.
La prima scelta, non dobbiamo e possiamo negarlo, sarebbe Benjamin Sesko che il Lipsia non intende cedere a metà stagione. Il nome di Dusan è circolato soprattutto sui siti e sui media italiani, meno su quelli britannici che hanno continuato ad indicare in Sesko il primo obiettivo, il sostituto ideale per GJ che rimarrà indisponibile fino a fine stagione.
Sesko, prima scelta dell’Arsenal
Il tavolo per il rinnovo con la Juventus
Ora che Ristic ha raggiunto Vlahovic a Torino, è plausibile valutare che vi sia nelle prossime ore un incontro tra le parti funzionale e propedeutico al rinnovo di Dusan utile anche a Giuntoli e ai suoi per non lasciar andare il giocatore senza incassare la giusta cifra. Come fece, poi, la Fiorentina a sua tempo quando il centravanti lasciò la Viola per la Juventus.
Per i conti della società bianconera, che devono essere rivisti al ribasso da diktat di John Elkann e a seguito dell’avvenuto passaggio di vertice, l’impatto economico del numero 9 è oltre ogni parametro sia per il costo ammortamento annuo da circa 20 milioni di euro a stagione, sia per l’ingaggio da 12 milioni di euro netti che diventano circa 23 al lordo. Anche spalmare non avrebbe senso, in questo quadro perché non c’è disponibilità da parte del calciatore. E ragionare su una cessione, quindi, ha acquisito un senso in più.
Dusan si è allenato pure oggi, giorno libero: a dimostrazione che non ci sta. Che non tutto è scritto e che contro il Milan vuole esserci. Per convincere più altri, che Thiago Motta?
L’ipotesi Arsenal e il Psg sullo sfondo
Vlahovic avrebbe espresso il desiderio di giocare in Premier, in passato. Quindi, qualora fosse l’Arsenal a proporre il trasferimento o ad accettare l’ipotesi ne sarebbe contento, soddisfatto. Ma anche il Psg, che pure ha acconsentito al prestito secco per Kolo Muani, sarebbe un club da considerare visti i rapporti.
Ci sono poi le altre operazioni. In entrata i nomi sono palesi: Antonio Silva, il complicato Hancko (che non sarebbe propenso a trasferirsi a gennaio al pari del suo club il Feyenoord), Araujo per il quale verrà tentata un’ultima carta e l’intramontabile Tomori che il Milan vuole cedere a 30 milioni (tanti, troppi).
Vlahovic con la maglia della Juventus
Cambiaso-Manchester City, cosa sappiamo
In uscita sono diverse le idee, ma non di peso ad eccezione dell’ultima news che riguarda Cambiaso il quale piace e molto al Manchester City di Pep Guardiola, per ora tecnico e manager del club. Vlahovic aiuterebbe le casse, è evidente. ma deve essere accontentato.
Fosse così, Giuntoli potrebbe riconsiderare siglato l’accordo per la cessione immediata dell’attaccante serbo in extremis l’acquisto di uno dei suoi pallini come Zirzkee, dopo l’infortunio di Fullkrug e la sua uscita dalla lista dei desideri.
E la quadra da trovare, nonostante l’evidenza di una certa insoddisfazione sia segnata dalle sue espressioni facciali a ogni cambio in corsa, non sarà affatto banale.