Quale che sia l’epilogo di una serata dai contorni ingrigita dall’iperbole che Massimiliano Allegri ha impresso alla notte dell’Olimpico, Dusan Vlahovic si aggiudica il merito – affatto ovvio e banale – di aver restituito quella bellezza che la Juventus ha perduto nel corso di una stagione intrisa di un pragmatismo che nulla ha di estetico. E che, con questa fine, forse induce a ritenere altre le priorità.
- Juventus nella bufera per Allegri e non solo
- Il destino di Vlahovic
- La stima di Sinner per Vlahovic
- I due like valgono un suggerimento
Juventus nella bufera per Allegri e non solo
L’attaccante serbo ha inciso contro l’Atalanta, come e più di sempre, investendo questa finale di un significato evidente, inevitabile nonostante la lite tra il tecnico e il direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, gli attriti e gli eccessi all’indirizzo dell’arbitro Maresca e gli altri attori di una nottata che è passata, sì. Ma a quale prezzo?
Vlahovic vanta un talento che è innegabile. Opportunista, dotato di una intelligenza tattica indubbia e di un sano cinismo, è uno dei giocatori e della Juventus e della nazionale serba tra i più attraenti sul mercato e che, inutile nasconderlo, potrebbero indurre i danarosi club di Premier e non solo ad avanzare la proposta giusta.
Allegri con Vlahovic
Il destino di Vlahovic
I suoi meriti, nella finalissima di Roma, sono stati oggetto elogio di tanti colleghi e di sportivi di livello, come il connazionale Nole Djokovic – reduce dagli Internazionali di Roma e da un colpo in testa che lo ha preoccupato – e dal suo diretto avversario in classifica, Jannik Sinner.
Lo sportivo azzurro del momento, citato anche da Massimo Ranieri, nel suo concerto milanese, quale avversario prediletto in un futuribile match.
Torniamo al calcio e all’attaccante serbo. Com’è noto, Sinner (che potrebbe esserci a Parigi, per il Roland Garros) ha una passione per il calcio che continua a seguire malgrado gli impegni tennistici: tifa Milan, ne è un estimatore e ama i colori rossoneri a tal punto da non sottrarsi agli inviti del club al momento opportuno, quando l’agenda lo consente.
E probabilmente ammira Vlahovic tanto da seguirlo e lodarlo, con due like sul suo profilo ufficiale senza cedere alla tentazione di mostrarsi altrettanto generoso, benevolo nei riguardi della Juventus. E’ e rimane milanista, senza se e senza ma.
Dusan Vlahovic con la Coppa Italia
La stima di Sinner per Vlahovic
Ma che ne pensa Sinner di Vlahovic? Di certo un gran bene, per mettere due like (a mano sua o del suo staff) ai post che Dusan ha pubblicato subito dopo la vittoria su Instagram, pur nello tsunami scaturito dall’esplosione emotiva di Allegri che ha pagato, per ora, come sappiamo su decisione del Giudice Sportivo l’intemperanza del suo comportamento.
C’è da aggiungere che un attaccante dalle qualità di Vlahovic sarebbe nei sogni dei tifosi di ogni squadra, perché negarlo?
I due like valgono un suggerimento
Certo, oggi come oggi, il cartellino del classe 2000 vale almeno 65 milioni di euro per almeno 7,5 milioni di euro a stagione che arrivano a 12,5 quando si calcolano bonus e premi. Un prezzo che vale, ma che restringe la cerchia dei possibili acquirenti a un numero limitato di società in grado di garantire l’operazione. Il Milan potrebbe? Forse.
Sognare Vlahovic con la maglia rossonera è possibile. E forse anche Sinner prova a immaginare in attacco un giocatore così. In fondo, due like sono un attestato di stima che funziona da suggerimento.