Virgilio Sport

L’Atalanta cambia tutto, ma saprà riconfermarsi? Senza Gasperini e Retegui (e forse Lookman) serve una nuova impresa

La Dea ha perso il tecnico-demiurgo, il capocannoniere e rischia di dire addio anche al nigeriano, ma anche con Juric in panchina non intende cambiare la sua politica   

Pubblicato:

Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

È finita l’era Gasperini, il bomber Retegui ha preso il volo per l’Arabia Saudita, mentre Lookman è corteggiato dall’Inter: dopo gli anni della trasformazione da realtà di provincia a club di prima fascia del calcio italiano, l’Atalanta rischia di ridimensionare le sue ambizioni. Per evitarlo il presidente Percassi ha fatto scelte identitarie.

Atalanta, la fine dell’era Gasperini

La trasformazione dell’Atalanta da squadra di provincia del calcio italiano, abituata a lottare principalmente per evitare la retrocessione a top club della serie A, capace nel 2024 di vincere anche un trofeo continentale come l’Europa League, è stata merito esclusivo di Gian Piero Gasperini? I tifosi bergamaschi, che hanno visto partire l’allenatore delle ultime 9 stagioni insieme al capocannoniere Mateo Retegui, si augurano di no, ma sarà la società guidata da Antonio Percassi a dover dimostrare di poter continuare a frequentare la parte nobile della classifica di serie A e a impressionare in Europa anche dopo la fine dell’era del Gasp.

Dea, la filosofia di mercato non cambia

L’approccio dell’Atalanta al problema si potrebbe dire filosofico: Gasp non c’è più, ma le idee del club – e addirittura quelle di gioco – non cambieranno. Partiamo dalle prime: perso Retegui (oltre a Ruggeri, altro centurione del tecnico di Grugliasco) la Dea non ha mutato il proprio approccio al mercato. Nessun grande nome, ma investimenti mirati, anche importanti, su giovani in grado di esplodere in futuro o talenti da rilanciare.

Giovani promesse e talenti da rilanciare

Ben 20 i milioni di euro investiti su Honest Ahanor, una cifra enorme per un esterno di fascia di soli 17 anni, cresciuto nel Genoa. Per Kamaldeen Sulemana, 23enne semisconosciuto attaccante ghanese prelevato dal Southampton, ne sono stati spesi 17: potrebbe essere lui il nuovo Ademola Lookman, soprattutto se il nigeriano dovesse essere ceduto all’Inter. E in avanti, al posto di Retegui, l’Atalanta ha deciso di puntare tutto sul rilancio di Gianluca Scamacca, dopo l’infortunio che gli ha fatto perdere gran parte della scorsa stagione.

Dal maestro Gasp all’allievo Juric

Continuità è la parola chiave non solo sul mercato, ma anche su quello tecnico e delle idee di gioco. Gasperini non c’è più? Per l’Atalanta l’idea più logica è stata andare a sostituirlo con il suo allievo più fedele, Ivan Juric, nonostante il croato provenisse da due esperienze disastrose, alla Roma e al Southampton, e fosse stato eletto dal tabloid Sun “il peggiore tecnico che abbia mai allenato in Inghilterra per più di 10 partite”.

Ma i risultati recenti di Juric all’Atalanta non interessavano: ingaggiando il croato Percassi ha fatto una scelta identitaria. Basterà per restare uno dei top club d’Italia e una delle realtà più felici del calcio europeo?

Leggi anche:

Proteggi

ULTIME GALLERY

ULTIME NOTIZIE

SPORTS IN TV
E IN STREAMING

GUIDA TV:
Eventi sportivi in diretta tv oggi

SPORT TREND

Caricamento contenuti...