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L'Eurolega "si vende" ai petrodollari: final four 2025 ad Abu Dhabi. Lo spauracchio NBA, tifosi furiosi

Adesso è ufficiale: la final four di Eurolega 2025 si disputerà ad Abu Dhabi dal 23 al 25 maggio. "Occasione troppo ghiotta", spiega il board. Ma che nasconde un'altra verità.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Alla fine il richiamo è stato troppo forte: il Medio Oriente ha battuto moneta e il board di Eurolega non ha resistito, facendosi ammaliare dall’opportunità di incassare un lauto compenso per trasferire la final four 2025 ad Abu Dhabi. E poco importa se ai tifosi delle principali affiliate europee questa decisione non piacerà: il dio denaro l’ha avuta vinta ancora una volta, facendo passare tutto il resto in secondo piano e consegnando alla massima competizione continentale un’inedita trasferta proprio in concomitanza con i giorni più caldi della stagione.

Il Medio Oriente sempre più “capitale” dello sport

Da settimane si rincorrevano voci legate a una possibile accettazione della proposta arrivata dagli Emirati Arabi. E nemmeno le proteste di alcune tifoserie hanno scoraggiato i piani alti del board di Eurolega a fare un passo indietro. A proporre l’accordo è stato IMG, il partner commerciale dell’organizzazione, che ha da poco rinnovato l’accordo fino al 2036. E che come primo “regalo” ha pensato bene di offrire una vetrina nuova e soprattutto un mercato in netta espansione come quello mediorientale, sulla scia di quanto fatto da altri sport negli ultimi tempi (si pensi al calcio, con Italia e Spagna che hanno esportato le rispettive Supercoppe in Arabia, oppure al pugilato, con Riyadh divenuta la nuova “Las Vegas” per i grandi incontri con un titolo in palio).

In questo modo, hanno spiegato Dejan Bodiroga (presidente di Euroleague Basketball) e il CEO Paulius Motiejunas, anche la massima competizione europea di pallacanestro potrà vedere aumentate le proprie entrate in modo considerevole, per giunta pensando ai problemi economici che nelle ultime stagioni hanno cominciato ad attanagliare l’organizzazione stessa, con tante affiliate che spingono per provare ad allacciare nuovi rapporti commerciali e far fronte alle enormi spese che debbono sostenere (il crollo degli introiti dei diritti televisivi da tempo ha messo a forte rischio la sostenibilità finanziare del progetto).

Per il board, “un’opportunità da cogliere al volo”

La final four 2025 si disputerà alla Etihad Arena di Yas Bay ed è in programma dal 23 al 25 maggio. Le semifinali, in programma venerdì, si disputeranno alle 19 e 22 ora locale (quindi tre ore avanti rispetto all’Italia), mentre le finali domenicali si giocheranno alle 18 e 21 ora locale. Orari non così comodi a livello televisivo, ma questo non sembra rappresentare un problema per chi ha scelto di procedere con l’intesa. ù

“Portare la final four in Medio Oriente è un progetto ambizioso e destinato a creare una grande atmosfera intorno all’evento, vedendo quanto sia forte la richiesta di basket in tutta l’area e pensando all’esperienza che potranno vivere i tifosi in arrivo da ogni parte d’Europa, ha commentato Bodiroga a margine dell’accordo. Diversificheremo il pubblico e soprattutto ci apriremo a un nuovo mercato, convinti di essere sulla strada giusta per costruire qualcosa di ancora più solido e duraturo nel tempo. Era un’opportunità da cogliere al volo e siamo felici di averlo fatto”. Parole che difficilmente verranno accolte bene dai “veri” tifosi delle squadre che da sempre lottano per conquistare la massima competizione europea per club.

La “vera” paura: l’NBA pronta a mangiarsi Euroleague

Vero è che il Medio Oriente ha cominciato ad ammiccare anche al mondo NBA: le gare di pre season tra Boston Celtics e Denver Nuggets lo scorso ottobre (e già nel 2022 c’erano stati gli Abu Dhabi Games) hanno rappresentato uno spartiacque anche nei rapporti tra i governi locali e il più importante campionato di basket del mondo, e forse anche per questo il board di Eurolega si è affrettato a stringere nuovi accordi per promuovere il proprio brand.

Peraltro nei giorni scorsi si sono rincorse molte voci di un possibile accordo tra NBA ed Eurolega per creare una sinergia e anzi per provare a vedere se ci sono i margini per unire le forze e aprire un mercato NBA in Europa, magari con l’ipotesi di creare vere e proprie franchigie che potessero formare una nuova division e aumentare l’attuale format a 30 squadre.

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