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L'ex arbitro Paolo Casarin vittima della truffa del falso incidente del figlio: portati via soldi e gioielli

Brutta avventura per l'84enne, ex designatore della Serie A, e per sua moglie: consegnati preziosi per 40mila euro, ma c'è una speranza per recuperarli.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Questa volta, purtroppo, ha creduto alla buonafede del suo interlocutore. Non ha ravvisato la malizia nel tentativo di ingannarlo. E ha abboccato in pieno alla “simulazione”. Brutta avventura per Paolo Casarin, ex arbitro internazionale della sezione di Milano e apprezzato punto di riferimento, sia in tv sia sulla carta stampata, in materia di questioni arbitrali. Qualche giorno fa, l’ex fischietto è rimasto vittima di una truffa ahimé piuttosto ricorrente: quella del falso incidente del figlio. Una banda di malviventi ha preso di mira Casarin e sua moglie, riuscendo nell’intento di farsi consegnare un grosso quantitativo di soldi e gioielli.

Truffa a Casarin: la telefonata di un finto militare

La vicenda, riportata da diverse testate, ha avuto inizio quando Casarin ha ricevuto la chiamata di un falso militare che lo invitata a recarsi in caserma per andare a visionare il verbale relativo a un incidente che aveva coinvolto il figlio, reo di aver investito una persona. Il malintenzionato ha dato precise indicazioni all’ex arbitro, avendo l’accortezza di richiamare subito ogni volta che la conversazione telefonica si interrompeva, magari per una caduta di linea o perché Casarin riattaccava: in questo modo l’ex giacchetta nera, designatore della Serie A dal 1990 al 1997, non ha avuto il tempo di telefonare al figlio o alle forze dell’ordine per verificare quanto stesse accadendo.

Il falso incidente del figlio e il giro per San Donato

In questo modo Casarin ha preso a girare a vuoto in auto per le strade di San Donato, il centro del Milanese dove risiede con la consorte, sempre seguendo le indicazioni del suo interlocutore al telefono. Dopo una mezz’oretta si è accorto che c’era qualcosa di strano ed è tornato a casa, dove ha scoperto che il raggiro era stato portato a termine. Qualcuno, infatti, ha approfittato della sua assenza indotta per presentarsi nell’abitazione e ha convinto la moglie a consegnare soldi e gioielli, facendole credere che servissero ad aiutare il figlio, messosi nei pasticci. La donna ha consegnato banconote e preziosi per un valore complessivo di circa 40mila euro.

Bottino di 40mila euro: la denuncia e le telecamere

Casarin e la moglie hanno denunciato tutto ai carabinieri, che stanno indagando sull’accaduto. Il meccanismo della truffa è noto e – purtroppo – collaudato, ma forse una speranza di individuare i malfattori c’è: vicino alla casa della famiglia Casarin, infatti, ci sono diverse telecamere di videosorveglianza, che potrebbero aver immortalato sia l’uomo presentatosi in casa sia quello che, presumibilmente, ha seguito in auto l’ex arbitro monitorandone gli spostamenti passo dopo passo. Casarin ha 84 anni e non è la prima persona di una certa età a cadere nelle mani di questi malintenzionati senza scrupoli, pronti ad approfittare delle “debolezze” delle loro ignare vittime.

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