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La denuncia choc di Alisha Lehmann è un atto contro sessismo e misoginia: "Proposta da 100mila franchi"

La confessione in un podcast: la calciatrice di origine svizzera dell'Aston Villa e star dei Mondiali femminili ha voluto denunciare un'offerta indecente e offensiva

Pubblicato:

Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Alisha Lehmann, in maniera del tutto consapevole, conosce e usa la potenza della comunicazione mediatica e attraverso le piattaforme social per costruire la sua immagine, la sua notorietà e anche per sostenere le istanze che, nel calcio femminile, sussistono e vengono spinte dalle calciatrice, in primis.

Alisha Lehmann è stata una delle superstar del Mondiale femminile in Australia e Nuova Zelanda: sia la sua Svizzera, sia l’Aston Villa hanno goduto di una attenzione riflessa, complice la sua abnorme celebrità.

Alisha Lehmann, la proposta indecente e sessista subita

La stella dell’Aston Villa e della Premier League femminile ha rilasciato un’intervista al podcast Dir Tea Talk, condotto dall’artista tedesca Shirin David, in cui ha rivelato che un personaggio “di fama internazionale”, di cui non ha voluto rivelare l’identità, le avrebbe offerto 100.000 franchi svizzeri in cambio di una notte di sesso in un hotel di Miami.

“Ho ricevuto un messaggio sul mio cellulare, al quale non ho risposto, ma la stessa persona ha inviato un messaggio alla guardia del corpo che mi proteggeva. I messaggi provenivano da una persona che conoscevo abbastanza bene e per di più lo conoscevo perché ci eravamo già incontrati a un evento”. “Il messaggio diceva: ‘Pagherò Alisha 100.000 franchi svizzeri per passare una notte con lei'”, al che lei ha risposto: “Solo 100.000? Non è possibile”.

La calciatrice ha poi ribadito che la sua guardia del corpo continuava a ricevere messaggi da questa persona, la cui insistenza non si è mai fermata nonostante il rifiuto della Lehmann davanti a una proposta anacronista, sessista, offensiva e non in linea con la sensibilità della stessa sportiva.

“La cosa più forte è che ho ancora i suoi messaggi sul mio telefono. È un po’ stupido. Se è un calciatore? Non posso rivelare il suo nome, ma è una persona molto conosciuta a livello internazionale”,

ha chiuso Alisha che ha denunciato – in modo inequivocabile – come sia ancora dominante una cultura patrialcale in quanti avvertono o percepiscono che possa essere tollerato un linguaggio, una modalità di relazione simile. E sulla quale la denuncia pubblica di Lehmann pone un focus.

Chi è la svizzera Alisha Lehmann

Superstar sui social e dotata di un patrimonio (in banca) che nulla ha da invidiare ai colleghi del più blasonato calcio maschile, la campionessa svizzera vanta più di 14 milioni su Instagram e oltre 8 su TikTok: premesse importanti per seguire quanto andiamo profilando.

Da questi dati, infatti, l’ala svizzera è la calciatrice più seguita al mondo. Più delle colleghe Alexia Putellas, Alex Morgan e Megan Rapinoe e questo numero è destinato a salire complice l’abilità nel gestire la comunicazione su queste piattaforme e i rapporti con gli sponsor.

Il patrimonio della campionessa

La cifra stimata è elevatissima: secondo l’ultima ricerca di Nielsen basata su InfluenceScope, per un post brandizzato Alisha incassa oltre 300mila dollari, circa 307.352 per l’esattezza. Secondo quanto riportato all’epoca del suo passaggio all’Aston Villa lo stipendio di Alisha Lehmann si aggira intorno ai 160.000 sterline, mentre il suo patrimonio è stimato tra 500.000 e 1,2 milioni proprio grazie all’apporto derivante da contratti, accordi e sponsorship acquisiti in questi anni dalla calciatrice 24enne.

Una autentica influencer che ha scavalcato il mito svizzero del tennis, Roger Federer, figlio di un’epoca social distante già anni luce e che è contrassegnata dal divario di circa 3 milioni di followers tra i due.

Fonte: ANSA

La Swiss Queen

E già si spendono soprannomi, per Alisha quali “Swiss Queen” e altre definizioni che, però, non le hanno ancora consentito di mostrare ancora e del tutto le sue doti calcistiche in questo evento in Australia e Nuova Zelanda. Sono circa 20, infatti, i minuti giocati dalla stella dell’Aston Villa e dei social, ma è certo che qualche risultato in più è da attendere viste le premesse.

“Le persone che mi conoscono mi vedono sempre e solo come calciatrice. Ovviamente ho tanti follower, lo so, ma non ho mai avuto questo come obiettivo. Io solo continuato sempre a giocare a calcio e a condividere alcuni momenti della mia vita. E questo è stato il risultato”.

L’approdo in Inghilterra

Alisha Lehmann milita nell’Aston Villa, nella FA Women’s Super League dopo aver incominciato nella natia Svizzera, vicino Berna a tirare calci a un pallone. In Inghilterra è arrivata grazie al West Ham dove ha incontrato l’ex fidanzato Douglas Luiz, messo in chiaro le sue intenzioni sportive e si è ritagliata una certa celebrità con tanto di servizi fotografici.

Ma sempre ribadendo e precisando che prima di tutto è una calciatrice: ha cominciato nel Konolfingen a 9 anni, quindi il passaggio allo Young Boys e nel 2016 l’esordio nella Serie A femminile svizzera. Nella stagione successiva è la migliore realizzatrice giallonera con 9 reti, numeri che non sfuggono agli inglesi del West Ham che la strappano la club e la portano in Inghilterra dove gioca.

La campagna per il calcio femminile

In una lunga intervista a Sky Sports UK, Lehmann ha ribadito il suo impegno contro il linguaggio ostile e violento sui social contro le donne e ha sostenuto una campagna UEFA contro gli abusi online, contro commenti negativi e misogini sul calcio femminile.

E anche questa proposta, così reiterata e descritta ai limiti del lecito, andrebbe letta e inquadrata nell’opera di sensibilizzazione della calciatrice verso questi temi. Non è solo insistere, è ben altro. E denunciarlo è il primo passo per prenderne coscienza e portare sui tavoli istituzionali fenomeni similari e altrettanto rischiosi.

La denuncia choc di Alisha Lehmann è un atto contro sessismo e misoginia: "Proposta da 100mila franchi" Fonte: ANSA

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