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La Juve fa gli auguri a Conte, tifosi bianconeri al veleno

L'ex allenatore, oggi all'Inter, compie 50 anni: per molti supporter della Vecchia Signora non è un evento da celebrare

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La Juve fa gli auguri a Conte, tifosi bianconeri al veleno Fonte: Twitter

Da calciatore è stato simbolo e bandiera del club, oltre che capitano. Da allenatore ha vinto tre scudetti, ha fatto il record di punti, ha riportato la Juventus in cima al panorama calcistico nazionale. Eppure, per molti tifosi bianconeri il rapporto con Antonio Conte non è improntato ad affetto e stima. Pesa il traumatico divorzio dell’estate 2014, pesa forse ancor di più il fresco, clamoroso passaggio all’Inter. E così il messaggio d’auguri della Juventus all’ex tecnico in occasione del suo cinquantesimo compleanno si è trasformato in un’occasione per insultarlo, inveire sguaiatamente, apostrofarlo in malo modo.

Buon compleanno – “Oggi compie 50 anni Antonio Conte. Buon compleanno!”, è il testo del Tweet postato sul suo account ufficiale dalla Juventus. Ad accompagnarlo, una bella foto di Conte calciatore, scudetto sulla maglia e qualche capello in meno rispetto ai giorni attuali. Una ricorrenza da celebrare, un post simile a molti altri dedicati ad ex bandiere e leggende bianconere. Ma parecchi sostenitori non hanno gradito.

Haters alla riscossa – “Ma cancellate”, è uno dei primissimi commenti di un tifoso in calce al post, con tanto di ingiuria a corredo. Solo il primo di una sfilza pressoché infinita di insulti e improperi. Uno dei commenti più moderati (si fa per dire) è quello di Gandalf: “Giustissimo fare gli auguri e ricordare ai ‘Suining’ chi è il loro leader e che per rialzarsi da 8 anni a 90° devono consultare, copiare e chiedere aiuto solo alla Juve”. Qualcuna come Artika non ci crede: “È ufficiale, anche la Juventus trolla che è una bellezza”. “Certo che la Juve è sempre la Juve si ricorda di tutti i suoi campioni, anche quelli che anno sputato nel piatto dove hanno mangiato”, il parere di Vito mentre Marco si cimenta in una ricostruzione analitica e dettagliata dell’odio per l’ex simbolo bianconero: “È stato il mio idolo da giocatore. Il vero capitano. Attaccato alla maglia, instancabile, un esempio. Da coach ha cambiato completamente atteggiamento, è irriconoscibile. Avrebbe dovuto lasciare la panchina alla fine di quella stagione”. Insomma, c’eravamo tanto amati. Anche nel giorno della festa.

 

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