All’indomani della vittoria sul campo, dettata dall’orgoglio dopo la sentenza che ha inflitto una penalizzazione di 15 punti alla Juventus, anche in Borsa si legge esplicitamente l’impatto che questa decisione, arrivata nella tarda serata di venerdì, ha e continuerà ad avere sulla società. Anche sul versante dei mercati azionari, visto e considerato che di una società quotata stiamo parlando e scrivendo, in questa mattinata di lunedì.
- La Juventus in Borsa non riesce a fare prezzo
- Gli effetti in classifica e sulla società
- I mancati introiti
La Juventus in Borsa non riesce a fare prezzo
La Juventus non riesce a fare prezzo a Piazza Affari, in avvio di contrattazione: al momento dell’apertura di inizio settimana il titolo della società bianconera segna un calo teorico dell’11,2%.
Gli scambi sono poi partiti attorno alle 9.30 con una perdita iniziale del 9,63 % a 0,29 euro, sceso poi all’8% e stabilizzato nel giro di una decina di minuti attorno a una perdita cospicua del 7,33% a 0,3046 euro.
Si tratta della prima verifica sui mercati, una sorta di test sui mercato a seguito di questa decisione maturata dalla Corte d’Appello federale che ha stigmatizzato e deciso, per quanto emerso dalle 14mila pagine acquisite dalla procura di Torino (prodotte nell’ambito dell’inchiesta Prisma), in sede sportiva.
Gli effetti in classifica e sulla società
Non si tratta di una valutazione, con relativi impatti, paragonabile a quanto avvenuto in precedenza sul fronte della giustizia sportiva: quanto elaborato, soppesato, interpretato dai giudici deputati a esprimersi si collega alle violazioni che sarebbero emerse nell’ambito delle plusvalenze effettuate dalla società sulla compravendita di giocatori, ritenute dalla procura federale fittizie, e per i bilanci futuri, viste le ricadute sui ricavi a venire che si profilano.
I mancati introiti
La caduta in classifica avrà le sue ripercussioni, anche in termini di attrattiva e introiti poiché la Juventus, così ubicata, non solo esce evidentemente dalla corsa Scudetto (il che si traduce in un ridimensionamento degli introiti previsti e commerciali), ma non potrà incassare quanto preventivato e preventivabile dall’accesso alle competizioni europee.
Ciò per evidenziare, con le dovute cautele del caso, che il danno economico che verrà quantificato sarà importante e che incomincia anche da qui, dal mercato.