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La Juventus frena: addio scudetto, i numeri che preoccupano Allegri

A Bergamo si è interrotta l'imbattibilità dei bianconeri dopo 383 minuti con il terzo gol da fuori area incassato nel 2022. Numeri contraddittori per Vlahovic: record di tiri, ma il serbo è restato a secco.

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Se non puoi vincere, quanto meno evita di perdere. Uno degli aforismi storici del mondo del calcio farà sicuramente piacere a Max Allegri, cresciuto da giocatore e anche da allenatore alla scuola del calcio propositivo e spettacolare di Giovanni Galeone, ma poi trasformatosi in un tecnico capace di fare della praticità uno dei propri segreti per trasformarsi in un mister vincente, al Milan come alla Juventus.

La Juventus non muore mai: l’orgoglio di Max Allegri

Per questo nonostante aver rischiato di subire una sconfitta che si sarebbe potuta rivelare molto pesante nell’economia del campionato, il volto dell’allenatore della Juventus era tutt’altro che insoddisfatto dopo l’1-1 in casa dell’Atalanta nel posticipo della 25ª giornata.

Quando si va sotto al 32’ del secondo tempo e si pareggia al 47’ è oggettivamente difficile essere delusi, ma l’ottimismo di Max Allegri era evidentemente figlio anche di quanto visto in campo, per il carattere messo in mostra dalla squadra e pure per il gioco espresso a tratti, in particolare nel primo tempo. “Peccato per il gol subito da una nostra ripartenza, ma i ragazzi sono stati bravi a crederci fino alla fine” ha sentenziato Allegri intervistato da ‘Dazn’.

Juventus, Vlahovic non segna, ma fa il record di tiri in porta

Restare davanti all’Atalanta alla vigilia di un delicato ciclo di partite, dal derby di venerdì all’andata degli ottavi di Champions League contro il Villarreal, è importante anche dal punto di vista psicologico, ma il guizzo di Danilo al 92’ sull’angolo di Dybala non può nascondere del tutto ciò che non ha funzionato in casa Juve nella notte del “Gewiss Stadium”.

A partire dalla fase offensiva. Per la prima volta in tre partite Dusan Vlahovic è infatti restato a secco, in una gara peraltro simbolica per il serbo, giunto alla 100ª presenza in Serie A, primo attaccante nato negli anni 2000 a riuscirci. Fa peraltro riflettere il fatto che l’ex Fiorentina abbia tirato ben sette volte in porta, eguagliando il proprio primato in Serie A toccato a dicembre nella gara giocata in maglia viola contro la Fiorentina.

Un segnale di come il serbo sia già perfettamente calato negli schemi offensivi della squadra e del suo ottimo inserimento e della sua partecipazione al gioco della squadra, un fatto non scontato alla terza presenza con la Juventus. Certo il fatto che a togliere le castagne dal fuoco sia stato un difensore torna a far preoccupare dopo una prima parte della stagione non esaltante sul piano realizzativo, considerando che è rimasto a secco anche Morata, mentre Dybala ha fornito l’assist-vincente per Danilo alla 200ª presenza in bianconero.

Juventus, i gol subiti dalla distanza diventano un caso

Così, detto che il gol di Danilo realizzato dopo 91 minuti e 37 secondi è il più tardivo segnato dalla Juventus in Serie A a partire da quello di Dybala contro l’Udinese nel gennaio 2021 (92’50”), quando fu lo stesso Danilo a servire il passaggio vincente, segnale del carattere della Juve che ha cercato il pareggio con costanza nonostante essere andata sotto a meno di 15 minuti dal termine, preoccupa anche la rete subita da Malinovskyi.

Non tanto per aver interrotto a tre la serie di clean sheets della Juventus in campionato o l’imbattibilità di Szczesny dopo 383 minuti, bensì perché si è trattato della terza rete subita dai bianconeri da fuori area sulle cinque incassate nel 2022.

Un dato che non farà piacere ad Allegri e che evidenzia le difficoltà tattiche della squadra nel contrastare le soluzioni dalla distanza degli avversari: come dire, il cuore della difesa regge, molto meno le uscite di uno dei due centrali a protezione dell’area per evitare i tiri da fuori e pure le scalate dei centrocampisti.

E a tal proposito, nonostante le parole dello stesso Allegri nel post-partita, ha fatto e farà discutere la scelta di non schierare Denis Zakaria, le cui attitudini difensive sono di certo superiori a quelle di McKennie, Locatelli e Rabiot.

Juventus, numeri a due facce

* 3 i gol subiti da fuori area dalla Juventus nel 2022 sui cinque totali tra tutte le competizioni

* 383 minuti l’imbattibilità in campionato della Juventus, che contro l’Atalanta è tornata a subire gol dopo tre partite

* 7 i tiri in porta di Dusan Vlahovic contro l’Atalanta, record personale eguagliato in Serie A come contro la Salernitana a dicembre con la maglia della Fiorentina

* 200 le presenze in Serie A con la Juventus di Paulo Dybala, che a Bergamo ha fornito l’assist numero 44 della propria carriera juventina. Dal 2015-‘16 nessun giocatore bianconero conta più presenze nella competizione.

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