Perdere un’amichevole per 3-0 non fa mai piacere. Ancora di più a due settimane dall’inizio del campionato e se l’avversario non stava attraversando un momento d’oro sul piano psicologico, come capitato al Barcellona.
È anche vero che nel ‘Trofeo Gamper’ la Juventus ha dovuto sfidare pure l’orgoglio dei blaugrana, in campo poche ore dopo il commosso commiato di Leo Messi, ma un allenatore pratico come Max Allegri sa bene che nel calcio di oggi basta un piccolo allarme per far aprire un caso.
Così il crollo dei bianconeri in Catalogna, seppur con le attenuanti legate al gap di condizione e a una formazione largamente rimaneggiata, non ha fatto piacere a nessuno.
Tuttavia, perdere in estate e a mercato aperto può servire per far capire dove e come intervenire per migliorare la rosa.
Ancora di più se si parla di una rosa intatta rispetto alla passata stagione:
“Dispiace per il risultato, ma la squadra ha fatto una buona partita soprattutto nel primo tempo – ha detto Allegri, che ha poi annunciato la presenza di Paulo Dybala per l’ultima amichevole pre-campionato il 14 agosto contro l’Atalanta – Sono solamente sei giorni che siamo tutti assieme, abbiamo bisogno di lavorare e di trovare la condizione migliore. Abbiamo trovato già un buon Barcellona, molto più avanti di noi, ma sono soddisfatto di quello che ha espresso la squadra. L’importante è che essere pronti per l’inizio del campionato”.
Fatto sta che con il via della stagione sempre più vicino la società sembra pronta a imprimere una svolta al mercato.
A margine della partita le due dirigenze hanno avuto modo per confrontarsi su vari temi, dalla Superlega in giù.
Il discorso è presto scivolato su Miralem Pjanic, esubero del Barcellona sempre più vicino al ritorno alla Juventus dopo una sola stagione, complice il nuovo flop di Aaron Ramsey anche da regista.
Il centrocampista bosniaco non ha fatto mistero della propria volontà e questa è una delle ragioni per le quali è stato fischiato dai tifosi del Barcellona, pur non essendo neppure sceso in campo.
Allegri e Koeman hanno fatto ampio ricorso alle sostituzioni. Sono stati addirittura dieci i cambi operati dal tecnico della Juventus, mentre Pjanic è stato lasciato in panchina dall’allenatore olandese per tutta la durata del match.
Un segnale chiarissimo sul futuro dell’ex romanista, il cui ritorno in Italia è vicino. Agnelli e Laporta hanno impostato la trattativa sulla base di un prestito per una o due stagioni, ma resta da chiarire il nodo ingaggio: Pjanic percepisce 8,5 milioni netti a stagione, la Juventus ha chiesto al Barça di contribuire al pagamento, in alternativa il giocatore dovrebbe accettare di ridursi l’ingaggio, allungando magari il contratto.
Pjanic potrebbe quindi essere il primo rinforzo estivo per la Juventus, superando sul tempo anche Manuel Locatelli del Sassuolo. I negoziati tra i bianconeri e gli emiliani sono fermi, i neroverdi non vogliono concedere il prestito biennale, ma intanto hanno chiuso l’acquisto di Matheus Henrique del Gremio, oro con il Brasile a Tokyo 2020 e potenziale erede di Locatelli. Un segnale indiretto per la Juventus, che fa leva anche sulla volontà del campione d’Europa di trasferirsi a Torino.
Infine, da Barcellona arrivano scricchiolii anche dalla difesa: Daniele Rugani non ha convinto e il suo ruolo di quarto centrale alle spalle di Bonucci, Chiellini e De Ligt torna in discussione. Ma non è certo questa la priorità del mercato della Juventus…