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La Juventus veniva spiata? Le carte dell’inchiesta di Perugia scatenano i tifosi

Anche il club bianconero è finito dentro la maxi inchiesta dossieraggio. Si ipotizza che qualcuno volesse colpirla e ci si interroga sul perché

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

L’inchiesta dossieraggio ha tante diramazioni, tante vittime e sicuramente anche qualche carnefice. Tra i soggetti spiati, nel tentativo di reperire materiale compromettente, c’era anche la Juventus di Andrea Agnelli finita più volte nel mirino dell’occhio di un sistema che voleva colpirla. E che sapeva anche quando e come farlo. Tutto è nato a Perugia, città che richiama alla memoria l’affaire Suarez la cui tavola, già apparecchiata fu poi abbandonata da tutti i commensali. Ma non solo…

Un Grande Fratello con la Juventus nel mirino

Dell’indagine dossieraggio se ne sta occupando il pm Cantone. Sono coinvolti politici, vip, imprenditori e dirigenti. Ma tanto materiale è stato trovato anche sulla Juventus, proprio a partire da quell’esame che potremmo definire dubbio di Luis Suarez per ottenere la cittadinanza italiana. La tesi del magistrato è che dietro quella fuga di notizie ci sia un collegamento con l’inchiesta che sta portando avanti. Nel tempo sono venute fuori le attività poco limpide del pm della direzione nazionale antimafia, Laudati, e del luogotenente della Finanza, Striano, accusati di intrusioni illecite nei sistemi informativi. Nelle carte, come scrive il Corriere dello sport, emerge l’interesse quasi morboso dei due nei confronti della Vecchia Signora.

Agnelli e Allegri e i conti correnti passati al setaccio

Ma non c’è solo Suarez. Con tempistiche apparentemente non casuali i conti correnti di Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri furono revisionati al microscopio. L’ex presidente in quel periodo fu tra gli artefici della Superlega che stava minando lo status quo del sistema calcio mondiale. Sull’attuale allenatore bianconero, in procinto di fare ritorno a Torino, giravano voci di scommesse online. Non un periodo facile per chiunque avesse a che fare con l’universo della Vecchia Signora.

Cristiano Ronaldo e un addio che qualcuno non voleva

L’ultimo caso analizzato è quello di Cristiano Ronaldo. Anche in questo caso il timing coincide con gli altri due juventini appena citati. In quell’estate il portoghese si stava preparando a giocare gli Europei ma aveva già fatto trapelare la volontà di cambiare aria. Le verifiche condotte sul suo conto, nelle ipotesi investigative, sarebbero nate per far saltare una cessione salvifica per i conti in sofferenza del club bianconero. Ma la domanda resta sempre la stessa: perché? Il pm cerca risposte.

Le reazioni social del tifo bianconero

Non particolarmente sorpresi sono rimasti i tifosi della Juventus. Il tenore dei commenti su forum e social fa comprendere come, dal loro punto di vista, la situazione fosse già piuttosto chiara. “Sherlock Holmes scansati proprio… in questo paese chi fa meglio della massa non viene preso come esempio, ma anzi viene demonizzato e si fa di tutto per annientarlo, distruggerlo. Ogni tessera del mosaico sta andando al suo posto e non mi meraviglia affatto lo scenario che raffigura” scrive un supporter di fede bianconera. Un altro si domanda: “Ma quanto hanno fatto male i 9 scudetti di fila?”. Qualcun altro fa un passo indietro: “E’ quello che accade dal 2006… ormai il danno è fatto“.

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