Approdato alla Juventus nell’estate del 2015, quando era considerato uno dei talenti più promettenti della sua generazione, Paulo Dybala sta vivendo la sua settima stagione in bianconero.
Diventato ormai uno degli uomini più esperti dello spogliatoio, all’ombra della Mole ha vinto cinque Scudetti, quattro Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane, nel rispondere alle domande dei ‘Junior Reporter’ della Juventus, ha svelato cosa ha voluto dire per lui essere scelto da un club come quello bianconero.
“La chiamata della Juve è stata una delle più grandi emozioni della mia vita. Stavo facendo bene al Palermo e interessavo a diverse squadre, ma quando il mio agente mi ha detto della Juve gli ho chiesto di non ascoltare altre offerte”.
La strada per arrivare ad essere un top player è stata lunga.
“Io e la mia famiglia abbiamo fatto tanti sacrifici per arrivare a giocare nella Serie B argentina. Era quella una squadra molto diversa dalla Juve e nemmeno immaginavo allora che sarei arrivato fin qui. La cosa più importante è sempre continuare a sognare e a divertirsi”.
Dybala ha svelato cosa chiederebbe a Babbo Natale .
“Spero che possa portare la Champions League alla Juventus, perchè sarebbe il regalo più bello per tutti, e visto che sognare è gratis, mi piacerebbe vincere i Mondiali con l’Argentina”.
Il campione argentino della Juventus indossa da anni una maglia speciale: la numero 10.
“Pesa tanto e ti spinge a dare sempre di più. Sappiamo che nel corso degli anni è stata indossata da fenomeni, da campioni che hanno vinto il Pallone d’Oro o titoli importanti. Quando la società mi ha chiesto di indossare la maglia numero 10 per me è stato un onore unico, ma ho riflettuto tanto prima di accettare”.
Dybala ha svelato qual è l’avversario più forte che ha mai affrontato.
“Ho giocato con tanti avversari forti e con tanti compagni forti, come Messi e Cristiano Ronaldo, due giocatori che, seppur in maniera diversa, fanno la differenza. Sono due fenomeni e per me sono i più difficili da affrontare. Anche contro Neymar è difficile giocare, perché parte e ti dribbla. Anche Mbappé è velocissimo”.