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Juventus, la ricetta di Tudor dopo il Genoa: cuore e intensità. I giocatori spiegano la differenza con Motta

I bianconeri conquistano i primi tre punti sotto la guida del tecnico croato. Ma i protagonisti hanno parole anche per il vecchio allenatore.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Buona la prima per Igor Tudor con la Juventus. I bianconeri battono 1-0 il Genoa con una perla di Kenan Yildiz e conquistano tre punti fondamentali per restare in scia quarto posto. Dal punto di vista della prestazione probabilmente c’è ancora da lavorare per il tecnico croato. Ma è anche normale che sia così dopo pochi giorni di insediamento. L’altra nota positiva arriva da un Allianz Stadium di nuovo accanto alla squadra.

Tudor contento per la sua prima in bianconero

Tatticamente la Juve è cambiata tanto in pochi giorni ma Tudor è subito soddisfatto: “Il Genoa è una squadra seria, che sta facendo bene. Noi veniamo da un momento che è quello che sappiamo. C’era entusiasmo ma in 2-3 giorni non si poteva fare molto. Anche dal punto di vista psicologico non è facile. Serve lavoro. Non conta solo il sistema ma anche lo stile. Bisogna adattarsi e avere un’altra identità. Perché sono felice? Perché i ragazzi hanno dato tutto“.

La vittoria, insomma, è meritata: “Ci tenevamo tutti. L’abbiamo vinta col cuore, con tutto. Ora ci riposiamo un giorno e poi lavoriamo seriamente tutta la settimana per la prossima. Mi sono piaciuti tutti, potevamo fare anche altri gol ma va bene così. 1-0 a volte è anche meglio di 2-0, quando la partita è finita“.

L’unica macchia è Koopmeiners: “Non è in un grande momento – ammette il tecnico croato -. Se ne esce lavorando, solo così. E’ un ragazzo forte, un ragazzo per bene. Lui è un giocatore importante per la squadra. Va recuperato, per cui ci mettiamo a lavorare“.

I messaggi a Motta dai giocatori

Kenan Yildiz è felice ma non dimentica il recente passato: “Quello di oggi è uno dei miei gol più belli: adesso però voglio fare anche quelli facili. Siamo felici adesso: siamo un bel gruppo. Voglio ringraziare Thiago Motta che ha fatto il possibile. Tudor ci ha portato energia“. Capitan Locatelli si aggiunge alla conversazione: “Energia e attaccamento alla maglia“, con riferimento all’avvento del nuovo allenatore.

E sul vecchio il centrocampista si limita a un laconico ringraziamento: “Thiago Motta ha dato il massimo. Ora inizia un nuovo capitolo. Dobbiamo dare il massimo. Siamo un gruppo sano con giovani forti che stanno imparando a lavorare con questa maglia“.

Chi esalta Igor Tudor è anche Khephren Thuram: “E’ un grande allenatore, so che ha parlato con papà. Mi dice di giocare come so con la palla e di essere aggressivo in pressione. Cosa non ha funzionato prima? Non lo so, siamo la Juventus e dobbiamo sempre vincere“:

Il rimpianto di Vieira: “Meritavamo di più”

Patrick Vieira racconta il suo punto di vista sulla gara senza nascondere un pizzico di rammarico: “Malinovskyi ha avuto la febbre, ha fatto un solo allenamento con la squadra e non volevo rischiare. I centrocampisti poi hanno fatto benissimo“.

Il bilancio è positivo: “Sono orgoglioso per la qualità e la personalità con cui abbiamo giocato oggi. Questa partita ci servirà per il futuro. Meritavamo di più ma questo aiuterà i ragazzi a crescere. Ragazzi come Venturino e Masini faranno parte del Genoa del futuro. Pochi punti contro le big? Dobbiamo lavorare sui dettagli“.

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