Il fatto non sussiste: con questa formula il Tribunale di Napoli ha assolto Armando Izzo, difensore del Monza, che nel 2014 era stato accusato di frode sportiva e concorso esterno in associazione mafiosa per la presunta combine di Modena-Avellino. Dopo il verdetto, il giocatore ha ringraziato anche il Monza, Silvio Berlusconi e Adriano Galliani.
- Izzo assolto dalle accuse di frode sportiva e associazione mafiosa
- La storia di Izzo e la condanna in primo grado
- Izzo assolto, il comunicato del Monza
- Izzo, tra i ringraziamenti anche quelli a Berlusconi
Izzo assolto dalle accuse di frode sportiva e associazione mafiosa
Innocente: questa la parola che Armando Izzo attendeva di ascoltare da oltre 10 anni, dopo essere stato accusato di frode sportiva e concorso esterno in associazione mafiosa per la presunta combine della partita Modena-Avellino del 2014, quando il difensore era in forza alla squadra irpina.
La Corte d’Appello del Tribunale di Napoli ha ribaltato il verdetto di primo grado, emesso nel 2023, che aveva condannato Izzo a 5 anni di reclusione. “Il fatto non sussiste”, la formula utilizzata nella sentenza che ha scagionato Izzo da ogni accusa.
La storia di Izzo e la condanna in primo grado
La condanna del 2023 aveva macchiato la storia del napoletano Izzo, cresciuto a Scampia e rimasto a soli 10 anni orfano di padre, morto giovanissimo per leucemia. La famiglia di Izzo aveva esponenti legati alla camorra – lo zio Armando Petriccione era a capo di uno dei clan più influenti dell’area – Izzo era riuscito a costruirsi un percorso di emancipazione attraverso lo sport, raggiungendo la serie A e anche la convocazione in Nazionale.
Poi nel 2014 il fulmine a ciel sereno: le indagini sull’attività di gruppo camorristico lo coinvolgono, Izzo viene accusato di aver partecipato alla combine di due gare dell’Avellino, contro Reggina e Modena. Di qui l’incriminazione e la condanna del 2023, cancellate oggi dalla sentenza in appello. Izzo è innocente, assolto con formula piena.
Izzo assolto, il comunicato del Monza
Un’assoluzione di cui ha dato notizia anche il Monza, club nel quale Izzo milita dal 2022. “Armando Izzo – si legge nel comunicato del club brianzolo – è stato assolto con formula piena dalla Corte d’Appello di Napoli dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, perché il fatto non sussiste”. “Dopo quasi 10 anni di processo, i giudici della Corte di Appello di Napoli hanno stabilito che Armando Izzo non ha commesso neanche il reato di frode sportiva aggravata dal metodo mafioso per aver concorso ad alterare la partita di calcio Modena-Avellino, di Serie B del 17.05.2014. AC Monza e Adriano Galliani, da sempre vicini ad Armando nel sostenerlo in ogni passo di questa vicenda, accolgono con soddisfazione questa notizia”, conclude poi il comunicato.
Izzo, tra i ringraziamenti anche quelli a Berlusconi
Nel 2023 Izzo si era detto deluso dalla sentenza di primo grado, ma assolutamente fiducioso nel lavoro dei magistrati: “Credo nella giustizia – aveva scritto sui social – e sono sicuro che verrà dimostrata la mia assoluta estraneità all’ambiente criminale”. Oggi il difensore esulta e ringrazia i suoi cari, il team di avvocati ma anche il Monza e i suoi dirigenti, a cominciare da Silvio Berlusconi, scomparso nel 2023. “Sono molto soddisfatto della sentenza e, come ho detto fin dalle prime battute, ho sempre avuto fiducia nella giustizia – le sue parole – . Non finirò mai di ringraziare i miei avvocati Alfredo Capuano, Salvatore Nugnes e Stefano Montone, che da subito hanno creduto in me. Ringrazio mia moglie Concetta, i miei figli, mia madre e mio padre, scomparso a 29 anni per la leucemia quando avevo 10 anni, che mi hanno dato la forza di combattere anche questa battaglia. Ringrazio, non per ultimo, il Monza, Galliani e Berlusconi che, pur essendo a conoscenza del mio processo, hanno sempre creduto in me”.
