Finisce l’era di James Pallotta alla Roma: il magnate texano Dan Friedkin sarà il nuovo presidente del club giallorosso. Sta infatti per concludersi con una fumata bianca la trattativa iniziata due mesi fa tra i due imprenditori statunitensi: l’accordo per la cessione della società capitolina è stato trovato sulla cifra di 550 milioni netti, a cui aggiungere l’aumento di capitale e l’estinzione del debito con Goldman Sachs, per un totale di circa 780 milioni di euro.
La definizione dell’affare era nell’aria da tempo, dopo che la trattativa aveva subito una brusca accelerazione a dicembre: nell’accordo sarebbe stato incluso anche il progetto stadio, che dovrebbe sorgere a Tor di Valle. A gestire il club ci sarà il figlio di Friedkin, Ryan.
Nella nottata di domenica è arrivato il comunicato da parte della società: “Su richiesta di Consob, con riferimento ad alcune notizie apparse recentemente sugli organi di stampa in relazione ad una possibile operazione che vede interessati AS ROMA S.p.A. ed il Gruppo Friedkin – si legge nel comunicato – AS ROMA SPV LLC, società che detiene il controllo indiretto di AS ROMA S.p.A., tramite la sua controllata NEEP ROMA HOLDING S.p.A., informa il Mercato che sono in corso negoziazioni tra il Gruppo Friedkin e AS ROMA SPV LLC in merito ad una potenziale operazione che interessa NEEP ROMA HOLDING S.p.A. e le sue società controllate, inclusa A.S. Roma S.p.A.”.
“Al riguardo, AS ROMA SPV LLC informa che ad oggi non è stato ancora formalizzato alcun accordo definitivo per la cessione di NEEP ROMA HOLDING S.p.A. e delle società controllate e che qualsiasi operazione con il Gruppo Friedkin è subordinata al completamento con esito positivo delle attività di due diligence legale sul Gruppo AS Roma. In caso di perfezionamento di accordi definitivi aventi ad oggetto il trasferimento delle partecipazioni detenute in A.S. Roma S.p.A., AS ROMA SPV LLC fornirà adeguata informativa al Mercato nei termini di legge”
Il passaggio di consegne verrà formalizzato entro gennaio, come riporta la ‘Gazzetta dello Sport’: il battesimo della nuova proprietà potrebbe quindi coincidere con una delle partite più sentite dai tifosi, quella dell’11 gennaio in casa contro la grande rivale Juventus, seconda gara interna consecutiva per la squadra di Fonseca che aprirà il 2020 ospitando il Torino.
Entro la mattina del 30 dicembre verrà reso noto, prima dell’apertura della Borsa di Milano, un comunicato per l’annuncio dell’accordo raggiunto fra i due magnati, in attesa che vengano firmati i vari contratti, dopo l’ultima due diligence che verrà effettuata nelle prossime settimane. A quel punto, entro un mese, la cessione del club sarà completata.
Pallotta, che lascia il timone della Roma dopo sette anni, chiude la sua esperienza con un guadagno di circa 170, 180 milioni di euro, ma senza titoli. Entrato all’interno del consiglio di amministrazione del club nel 2011, Pallotta è stato nominato presidente l’11 agosto di tre anni dopo, senza riuscire a impreziosire la bacheca del club: i migliori risultati raggiunti sono stati due secondi posti e due terzi posti, in Serie A, cui aggiungere la semifinale di Champions League della stagione 2017-2018.
All’epoca la squadra allora allenata da Eusebio Di Francesco riuscì nell’impresa di eliminare ai quarti il Barcellona, vittorioso 4-1 all’andata al Camp Nou, ma sconfitto 4-0 nel ritorno dell’Olimpico, prima di arrendersi al Liverpool, che avrebbe poi perso la finale contro il Real Madrid.
SPORTAL.IT