Un mese dopo il suo inizio e dopo appena quattro giornate disputate, l’incubo di una nuova interruzione grava sul campionato di Serie A edizione 2020-2021.
Il motivo è ovviamente da ricondurre alla nuova ondata di contagi da Coronavirus, che non sta risparmiando il mondo del calcio italiano in nessuna categoria.
Così ecco che le parole del Ministro dello Sport e delle politche giovani Vincenzo Spadafora, intervenuto alla trasmissione de La7 ‘L’aria che tira’, preoccupano non poco tifosi e addetti ai lavori: “Non so se si potrà arrivare fino in fondo al campionato, non abbiamo nessuna certezza. La Lega Serie A deve pensare a un piano B e piano C già da ora”.
Nessuna data, quindi, e di conseguenza nessun allarme immediato, ma il messaggio è chiaro ed è ben più preoccupante di quello pronunciato dallo stesso ministro e dal presidente della Figc Gabriele Gravina all’indomani del vertice seguito al caso sollevato dalla mancata disputa di Juventus-Napoli, originata dalla decisione del club azzurro di non partire per Torino dopo il pronunciamento dell’Asl seguito alle due positività al Covid-19 nella rosa azzurra.
All’epoca Spadafora e Gravina invitarono al rispetto del protocollo in atto, definito “adeguato”, ora la situazione è mutata di fronte all’aumento impetuoso dei contagi che ha già costretto il Presidente del Consiglio ad emettere un nuovo Decreto e alcune regioni come Lombardia e Campania a varare provvedimenti straordinari.
“Quando ci sono stati vari casi nei giorni scorsi ho parlato del protocollo, che prevede già una bolla – ha aggiunto il Ministro – Ma se società e calciatori non lo rispettano non possiamo farci nulla”.
Genoa, Torino, Inter e Parma sono le squadre di A con il maggior numero di contagi: la partita tra i rossoblù e i granata, in programma lo scorso 3 ottobre, è già stata rinviata e verrà recuperata il 4 novembre. L’augurio di tutti è che si tratti dell’unica modifica al calendario.