E se alla fine la Superlega la facesse proprio l’Uefa? Potrebbe essere questo il clamoroso scenario, a dar credito alle rivelazioni di El Pais. L’autorevole testata spagnola, spalleggiata da un’altrettanto autorevole testata sportiva di Madrid, Marca, ha svelato in anteprima il piano di Ceferin e dell’Eca, la potente associazione dei club calcistici del Vecchio Continente: un sistema a più divisioni articolato in tre livelli e con 54 squadre coinvolte. La prima divisione? Ironia della sorte, si chiamerebbe Super League: una sorta di “schiaffo”, l’ennesimo, dell’avvocato sloveno a Perez, Agnelli, Laporta e altri alfieri dell’altra Super League, progetto nato e morto in 48 ore ad aprile 2021.
- Dal 2024 la nuova Champions, dal 2027...la Super League
- I tre livelli dell'Uefa: Super League, Europa League e Aspirant
- Il piano di Ceferin e la rivoluzione del calcio europeo
- La smentita della Uefa: “Nessun progetto Superlega”
Dal 2024 la nuova Champions, dal 2027…la Super League
Dalla prossima stagione, racconta El Pais, entrerà in vigore la nuova Champions a 36 squadre, con l’addio alla tradizionale suddivisione in gironi e la disputa di otto incontri per squadra nella fase eliminatoria, due contro squadre di prima fascia, due contro club di seconda e così via fino alla quarta. Al termine della fase eliminatoria le migliori otto accederanno direttamente agli ottavi, dalla nona alla 24ma disputeranno un playoff, quindi ottavi, quarti, semifinali e finale per il titolo. Il format non sarà toccato fino al 2027. Poi, però, potrebbe entrare in gioco la grande novità studiata da Ceferin, in discussione già nella riunione del prossimo Comitato Esecutivo dell’Uefa, il 10 ottobre a Nyon.
I tre livelli dell’Uefa: Super League, Europa League e Aspirant
Il boss dell’Uefa e l’Eca hanno infatti studiato un nuovo meccanismo che ricorda alla lontana quello della Nations League per nazionali, con 54 squadre divise in tre divisioni: Super League, Europa League e Aspirant League. Ognuna metterebbe in palio un trofeo, con un sistema di promozioni e retrocessioni tra una lega e l’altra: dalla Super League retrocederebbero due squadre, con promozione delle prime due dell’Europa League; tra Europa e Aspirant League, invece, ogni anno ci sarebbe un interscambio di quattro formazioni. Non sono chiari i sistemi di ammissione, né se il sistema – come logica vorrebbe – sia aperto a tutti i club, magari con qualificazioni per entrare in gioco nell’Aspirant League, l’ultimo livello.
Il piano di Ceferin e la rivoluzione del calcio europeo
Il progetto di massima, illustrato dai media spagnoli, sta già scatenando polemiche e ironie sui social. E pone interrogativi pressanti: quante partite giocherebbero le squadre impegnate? Ci sarebbe una ulteriore suddivisione in gironi (due da nove), o si procederebbe con la formula del “tutti contro tutti”? E i campionati nazionali sarebbero offuscati da questo nuovo, elefantiaco, sistema di competizioni, con rose delle partecipanti allargate addirittura a 34 elementi? Ma la questione principale è un’altra: due anni dopo aver sventato il “golpe” di Real Madrid, Juventus, Barcellona e degli altri club “ribelli”, Ceferin potrebbe essersi impossessato della loro idea.
La smentita della Uefa: “Nessun progetto Superlega”
Alla rivelazione del Pais risponde subito la Uefa per bocca del vicepresidente Giorgio Marchetti: “Siamo stupiti nel leggere di questo progetto inesistente che ci viene attribuito. Smentiamo categoricamente e confermiamo che i tornei Uefa saranno sempre basati sulle competizioni nazionali: qualsiasi format che prevede la permanenza di un club non può essere preso in considerazione perché violerebbe i principi di merito sportivo”.