L’amministratore delegato della Liga Javier Tebas ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano Sport (tradotto e riportato in parte dalla Gazzetta dello Sport) nella quale parla dei veri motivi dell’addio di Messi al Barcellona. Sempre riguardo al club di Laporta, Tebas parla di sudditanza psicologica del club catalano nei contronfi del Madridismo e di Florentino Perez. Questo l’estratto dell’intervista:
“L’addio di Messi si poteva evitare. Non se n’è andato per un problema economico, lo so per certo. Se Laporta aveva dato la mano a Messi (dando per raggiunto l’accordo di rinnovo, ndr) era perché da oltre un mese aveva accettato l’offerta di Cvc. Per oltre un mese Laporta è stato a favore dell’accordo. Per questo diceva che le cose nel tema del rinnovo di Messi andavano bene. Mi ha persino chiamato due volte per accelerare la chiusura con Cvc perché Messi si stava innervosendo. Il club è stato d’accordo col progetto Cvc per settimane, poi nelle ultime 72 ore è crollato tutto. È stata una decisione legata all’influenza di Ferran Reverter (Ceo del Barça, ndr) su Laporta e sui suoi collaboratori, e credo che tutto questo sia legato al tema Superlega e alla strategia che sta seguendo il Madrid.
Nonostante Reverter sia un grande professionista economico nel mondo della logistica, non penso sia preparato per prendere, in soli 3 mesi di lavoro al Barcellona, decisioni d’importanza capitale per il futuro economico e politico dell’entità bluagrana.
Ricordo che in Superlega restano tre squadre. E che 39 club su 42 della Liga hanno accettato l’accordo con Cvc, Sono tutti pazzi? Ho la sensazione che il Barça sia vittima di un sequestro psicologico da parte di Florentino e del madridismo, che sia vittima di un complesso d’inferiorità. C’era già con Bartomeu, e continua con Laporta. Perez è una persona molto intelligente e che il suo direttore generale Jose Angel Sanchez è la persona più empatica del calcio europeo. E tutto questo glamour, tutta questa empatia hanno la loro influenza su una persona che da 10 anni non è nel mondo del calcio (Laporta, ndr). Siamo arrivati all’estremo che in un pranzo organizzato per il Trofeo Gamper (tra Barça e Juventus, quindi tra Laporta e Andrea Agnelli) c’era Florentino! Chi poteva immaginare una cosa del genere? Non dico che Laporta e Florentino non possano avere rapporti, però il Barcellona è stato d’accordo con il tema Cvc fino a quando il Madrid ha detto di no”.