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Lazio, caso Tamponi: deciso il futuro di Claudio Lotito

Il Presidente della Lazio Claudio Lotito era stato rinviato a giudizio per via della mancata comunicazione di alcune positività da Covid-19 nel corso della stagione.

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Ben dodici mesi di inibizione per il Presidente della Lazio Claudio Lotito e 200mila euro di multa per la società biancoceleste: questa è la sentenza della Corte Federale d’Appello, che si è riunita nella giornata di venerdì a Roma per esaminare la questione relativa al Caso Tamponi, un questione relativa la mancata comunicazione della positività di alcuni giocatori laziali (es. Immobile) alle autorità competenti (ASL e FIGC) nel corso di questa stagione. Gli esami, svolti in 3 laboratori diversi, avevano dato esiti differenti, e la Lazio aveva, si dice, mancato di comunicare per tempo questi cambiamenti. 

Questa sentenza arriva alla fine di un lungo iter: in primo grado Lotito era stato sanzionato con 7 mesi di inibizione, mentre il club con un’ammenda di 150mila euro. Dopo questa sentenza, quindi, il Presidente della Lazio decade da tutti gli incarichi federali. Questo è dovuto alla somma delle sanzioni che Lotito ha accumulato negli anni: oltre ai 12 mesi del caso tamponi, infatti, vanno considerati anche i 2 mesi di squalifica rimediati nel 2012 per il caso denominato Agentopoli (violazione dei regolamenti in merito al trasferimento di calciatori).

Il regolamento, spieghiamo, prevede che in 10 anni non si possano raggiungere i 12 mesi più un giorno di squalifica per mantenere la propria posizione in Federazione. Lotito decade quindi con effetto immediato dalla carica di consigliere federale, e non potrà più essere rieletto in futuro.

Questo il dispositivo della sentenza:

La Corte Federale d’Appello, riunita oggi a Roma per esaminare il ‘caso’ tamponi legato alla Lazio, ha accolto in parte il reclamo proposto dalla Procura Federale e, per l’effetto, ridetermina in mesi 12 la sanzione dell’inibizione al presidente della Lazio Claudio Lotito ed in euro 200.000,00, l’ammenda a carico della società, conferma nel resto; respinto invece il reclamo proposto dalla Lazio, da Claudio Lotito, Ivo Pulcini e Fabio Rodia”.

Il club della Capitale ha già annunciato che provvederà a fare ricorso al Collegio di garanzia del Coni, ultimo grado di giudizio in ambito sportivo. Inoltre, la sentenza ha confermato anche in appello le pene di 12 mesi di squalifica per i due medici, Pulcini e Rodia.

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