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Lazio, Gila e la confessione sull’ex Sarri: “Stavo male, con lui sono finito dallo psicologo”

Il difensore spagnolo ha raccontato il rapporto complicato con il tecnico toscano che l’ha tenuto a lungo in panchina: “Mi sentivo in un tunnel, ma aveva le sue ragioni” 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Mario Gila è tra le note positive della Lazio di Marco Baroni, tuttavia l’esperienza in biancoceleste del difensore non era iniziata di certo bene: lo spagnolo ha raccontato le difficoltà incontrate sotto la gestione di Maurizio Sarri che lo spinsero addirittura a rivolgersi a uno psicologo.

Lazio, Gila ai margini con Sarri

Mario Gila è oggi una delle certezze della sorprendente Lazio di Marco Baroni, tuttavia quando arrivò dal Real Madrid nell’estate del 2022 il difensore spagnolo ebbe un impatto tutt’altro che felice con la Serie A: nella sua prima stagione collezionò appena 4 presenze in campionato, fino a sentirsi messo ai margini dall’allora tecnico biancoceleste Maurizio Sarri. Del rapporto con l’allenatore toscano Gila ha parlato a Repubblica, svelando un retroscena di quel momento legato proprio alla complicata relazione con Sarri.

Lazio, Gila dallo psicologo a causa di Sarri

“Con Sarri non ho giocato per più di un anno, non mi dava fiducia – ha raccontato il 24enne Gila -. All’inizio l’ho presa male, ero arrivato alla Lazio con tante aspettative ed è stata dura, mi ero intristito, mi sentivo in un tunnel”.

La situazione personale di Gila era così grave che il centrale decise di rivolgersi a uno specialista. “In quel periodo ho avuto bisogno dell’aiuto di uno psicologo, è stato fondamentale, mi ha insegnato a vedere le cose in modo positivo”, ha rivelato il difensore.

Gila: il ringraziamento a Sarri e l’elogio a Baroni

Successivamente, però, Gila è riuscito a comprendere le motivazioni alla base delle scelte di Sarri. “Aveva le sue ragioni – ha aggiunto lo spagnolo -, non ero un top e dovevo crescere, ora lo ringrazio perché mi ha insegnato tanto a livello tattico. Sono maturato parecchio da allora”.

La sua vita oggi nella Lazio di Baroni è decisamente più facile: l’attuale allenatore biancoceleste ha conquistato tutti con il suo modo di porsi nei confronti dello spogliatoio. “Cos’ha di speciale? L’umiltà. Ci sono tecnici che dicono subito ‘qui comando io’ e si comportano di conseguenza. Lui è diverso, ti vuole bene, coinvolge tutti, comprende le necessità di ciascuno di noi. Ecco perché nella Lazio chi entra dà sempre il 100%”.

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