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Lazio, Ciro Immobile e la moglie aggrediti per strada, c'entra Sarri. Il commento choc di Lotito

Alta tensione in casa Lazio: dopo le dimissioni di Sarri, Immobile è stato insultato sui social e poi aggredito in strada sotto gli occhi del figlio di 4 anni. Lotito caustico.

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Da idolo a bersaglio. La parabola di Ciro Immobile alla Lazio ha toccato il suo punto più basso in seguito alle dimissioni di Sarri. Prima gli insulti social, poi l’aggressione in strada. Sotto gli occhi del figlio di 4 anni. Un incubo.

Alta tensione Lazio: l’aggressione a Immobile davanti al figlio

Il bomber è stato vittima di numerosi attacchi social tanto che, attraverso il suo profilo Instagram, ha dovuto chiarire la sua posizione in merito a Sarri: “Con tutti i miei compagni siamo stati da lui per farlo recedere dal suo intento di rassegnare le dimissioni. Nei confronti del sottoscritto e di altri componenti della squadra è in atto una campagna denigratoria. Mi dispiace essere tirato in ballo, ma non accetto di essere strumentalizzato per secondi fini”.

Parole che non sono servite a rasserenare l’ambiente. Già, perché, come scrive La Repubblica, Immobile è stato aggredito mercoledì, mentre era in auto con il figlio Mattia, di 4 anni, nel quartiere Fleming di Roma. Un uomo è sceso dal suo veicolo e ha insultato il calciatore. E la stessa cosa è successa ieri anche alla moglie Jessica.

Perché Immobile è finito nel mirino: ecco di cosa lo accusano

La situazione è precipitata in seguito al ko con l’Udinese che ha acuito la crisi dei biancocelesti. La società ha imposto un ritiro punitivo a Formello mal digerito dai calciatori, quindi l’addio di Sarri arrivato come un fulmine a ciel sereno e le accuse di tradimento al capitano Immobile, miglior marcatore di tutti tempi della Lazio con i suoi 206 gol, perché il suo agente è il figlio di Moggi, che aveva avuto un litigio furioso proprio col tecnico di Figline Valdarno.

A gettare benzina sul fuoco ci ha poi pensato Lotito, che, pur non facendo nomi, ha comunque alimentato le polemiche nelle dichiarazioni rilasciate al Tg1: “Sarri è stato tradito dai comportamenti di alcune persone: c’è qualcosa di strisciante interno al gruppo”.

Aggressione Immobile: la reazione dei tifosi della Lazio

La notizia dell’aggressione subita da Immobile ha fatto immediatamente il giro della rete. “La gente non sta bene” scrive su X Delfo. “Mi rifiuto di credere che questa gente venga in curva” gli fa eco ‘Teatro alla Scaloni’. Per quanto riguarda le dimissioni di Sarri, tanto Ciro quanto Luis Alberto sono finito sul banco degli imputati. Sotto al post dedicato all’allenatore su Instagram non si contano i commenti dei tifosi.

La fascia di capitano a Patric e poi via dalla Lazio insieme al maghetto… l’Arabia vi attende” afferma ‘gergi’. “Non meritate questa maglia” rincara Fabio. “Ma voi giocatori credete che noi tifosi siamo così stupidi?” rincara Max. Insomma, nonostante l’imminente arrivo in panchina di Tudor, la bufera sulle sponde biancocelesti del Tevere è tutt’altro che passata.

Il commento shock di Lotito: “Io sotto scorta da vent’anni”

In serata, a margine di un evento all’università Luiss di Roma, il presidente della Lazio Claudio Lotito è stato invitato a commentare le minacce ricevute da Immobile. Fredda e tranchant la risposta del patron, riportata dall’Ansa: “Preoccupato per Immobile? A me succede tutti i giorni, vivo sotto scorta da 20 anni. Se lei prendesse il mio cellulare troverebbe 500.000 minacce di morte a me e alla mia famiglia. Tutti i giorni. Eppure non è che faccia tutto questo clamore, o mi sbaglio? Punto e basta, non dico altro”.

Caso Immobile, le note ufficiali della Lazio e dell’AIC

Della vicenda Immobile ha scritto anche la Lazio, attraverso un comunicato ufficiale: “Tutta la S.S. Lazio esprime piena solidarietà al proprio capitano Ciro Immobile ed alla sua famiglia per le inquietanti ed inaccettabili aggressioni subìte nei giorni scorsi. Lo sport, e di conseguenza il suo valore etico, deve rimanere tale: qualsiasi atto di violenza verbale o fisica deve ricevere condanna unanime, fermamente e senza giustificazioni”.

Nota di solidarietà a Immobile anche da parte dell’AssoCalciatori: “L’Associazione Italiana Calciatori esprime solidarietà e vicinanza al capitano della Lazio Ciro Immobile e alla sua famiglia per la deprecabile aggressione subìta. Si tratta di un grave atto di intimidazione che avrebbe potuto generare gravissime conseguenze e sul quale l’AIC auspica che le Forze dell’Ordine facciano al più presto chiarezza. Se la sconfitta e la vittoria sono la “normalità” nella cultura dello sport, ciò che non dobbiamo abituarci a considerare “normale”, invece, è l’aggressione ai danni di un calciatore. Tollerare questi comportamenti significa perdere di vista i valori del nostro sport”.

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