Il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri parla ai microfoni di DAZN dopo la bella vittoria nel derby di Roma per 3-2 contro i giallorossi. Squadra molto bella quella dell’ex Juve e Napoli, con l’attacco che sforna gol a palate e una difesa che invece va registrata alla svelta.
A fine gara Sarri va a festeggiare sotto la curva con l’aquila Olimpia su un braccio, e dunque la prima domanda è proprio sulla celebrazione così particolare per un uomo pacato come Sarri:
“L’ho trovata lì per caso insieme all’addestratore. Dorme dietro alla mia stanza a Formello, ogni tanto la sento.
Poi un punto sulla squadra, con particolare attenzione su Felipe Anderson, oggi vero uomo in più della Lazio:
Felipe deve dare continuità a queste prestazioni perché rientrano nelle sue qualità, a me a tratti viene il dubbio che lui non si renda conto della sua forza: troppo spesso gioca in maniera timida, ma è un giocatore che se trova determinazione è questo. La sensazione è che i ragazzi fossero troppo bloccati dal pensare di più e giocare meno, così ho detto loro di scendere in campo più liberi, credo che il gol di Milinkovic sia venuto fuori da quello […+ Mi dispiace aver preso due gol nonostante una buona prestazione difensiva. Ieri abbiamo provato una soluzione difensiva, ma non era semplice contrastarli perché Veretout ha messo alcuni angoli stupendi: ci hanno messo in difficoltà con quel tipo di soluzione, è stata dura. Ogni squadra deve plasmare un modo di giocare, perché questa non è la Play Station. La Lazio oggi è uscita spesso da dietro come piace a me, ma non si può creare un clone di altre squadre in questa”.
Infine, viene chiesto a Sarri un confronto tra la nostra Serie A e la Premier League:
“In Premier partite come oggi ci sono spesso, ma a livello di emotività questo Lazio-Roma lo metto tra i primissimi posti delle mie gare: non pensavo che un derby desse questa adrenalina ed emozione. Purtroppo tra la Serie A e la Premier non c’è confronto, loro sono su un altro livello di qualità, accelerazione, ritmi… ma in Italia quest’anno ci sono idee e tanti gol. Come spesso succede qui poi, può succedere che nel girone di ritorno ci sia qualche marcia indietro e assisteremo a meno reti”.