Mai banale, Maurizio Sarri. Prima di tuffarsi nella sua seconda esperienza alla guida della Lazio, il tecnico di Figline Valdarno parla proprio di tutto in occasione del clinic a Castiglione della Pescaia: dalla sorprendente rivelazione sulla Juventus al mercato, dal Psg al Napoli. E c’è spazio anche per un consiglio al neo ct della Nazionale Gattuso.
- Sarri: lo scudetto alla Juventus e il modello Psg
- Le voci sulla Fiorentina e il ritorno alla Lazio
- Il Napoli di Conte e il consiglio a Gattuso
Sarri: lo scudetto alla Juventus e il modello Psg
Nonostante la presenza in squadra di Cristiano Ronaldo e lo scudetto vinto – il primo e unico della sua lunga carriera in panchina – per Sarri la Juventus è stata “la squadra più difficile da allenare perché era asimmetrica”.
E a sorpresa aggiunge che il tricolore non è arrivato grazie alle stelle presenti in rosa (e ce n’erano tante!), ma per merito di calciatori “più freschi come Bentancur”. Chi ha stregato l’allenatore è stato il Paris Saint-Germain campione d’Europa, che ha stritolato l’Inter in finale di Champions. “Ha dato una lezione al mondo, privandosi dei top player per puntare su giovanissimi”.
Le voci sulla Fiorentina e il ritorno alla Lazio
Il tecnico 66enne conferma che la Fiorentina lo ha contattato dopo le dimissioni a sorpresa di Palladino, “ma avevo già firmato con la Lazio”. Il ritorno nella Capitale è stata una scelta di cuore e non di testa.
“Una decisione facile dal punto di vista sentimentale ma non furba, visto che qui sono arrivato secondo – ha dichiarato a Tuttomercatoweb -. Torno a casa”. Il discorso si sposta sui calciatori. Nuno Tavares è da inquadrare tatticamente, perché “è forte ma anarchico”, mentre per Rovella prevede un futuro da top player se “migliora nel palleggio”.
Il Napoli di Conte e il consiglio a Gattuso
I 91 punti collezionati ai tempi della sua esperienza a Napoli non sono bastati a vincere lo scudetto, arrivato invece prima con Spalletti e poi con Conte. “Ma il mio Napoli aveva dei limiti sul mercato. Oggi, invece, può permettersi qualsiasi calciatore e creare un ciclo vincente”.
Quindi un passaggio sulla Nazionale. L’Italia riparte da Gennaro Gattuso per provare a centrare l’obiettivo Mondiale. Ed ecco un consiglio a Ringhio: “Non deve cedere ad alcun tipo di compromesso sul suo modo di fare calcio”.