Le dimissioni di Palladino hanno colto di sorpresa tutto l’ambiente Fiorentina, a partire dal patron Rocco Commisso. Perché il rinnovo fino al 2027 era stato annunciato solo di recente e non c’erano segnali che portavano al clamoroso addio. Che cosa ha spinto il tecnico campano a gettare la spugna? A quanto pare, non c’entrano altri club.
- Fiorentina, dice addio Palladino: non c'entra l'Atalanta
- Il vero motivo della decisione di Palladino
- Il retroscena della telefonata: Commisso ignorato
Fiorentina, dice addio Palladino: non c’entra l’Atalanta
Quando si dice un fulmine a ciel sereno. Le dimissioni di Palladino sono state improvvise e costringono il club, che già pianificava il futuro, a rivedere le strategie di mercato. Perché, ora, la priorità va data alla ricerca di un nuovo allenatore. In un primo momento si era ipotizzato che dietro la scelta dell’ex Monza potesse celarsi un altro club.
In particolare l’Atalanta, che sta – questa volta sembra proprio vero – per separarsi da Gasperini, pronto ad accettare la corte asfissiante della Roma. Non è così. Non sono le sirene provenienti da altri lidi (occhio anche a quelle della Lazio) ad aver fatto cambiare al tecnico sulla sua permanenza alla Fiorentina. E pensare che il rinnovo del contratto fino al 2027 era stato annunciato solo pochi giorni fa.
Il vero motivo della decisione di Palladino
Dunque, perché Palladino ha rassegnato le dimissioni? Secondo quanto riferisce il Corriere dello Sport, il gesto dell’allenatore classe 1984 è da collegare a ragioni ambientali. Nonostante il sesto posto finale e la semifinale di Conference League, non sono mancate contestazioni da parte dei tifosi.
Come successo, ad esempio, dopo l’eliminazione dall’Europa per mano del Betis, durante la partita col Bologna o a Udine. Insomma, non ci sarebbero più i presupposti per continuare insieme. Finora ogni tentativo della dirigenza viola di far cambiare idea a Palladino è risultato vano.
Il retroscena della telefonata: Commisso ignorato
A testimonianza di quanto la Fiorentina sia stata colta di sorpresa, il fatto che l’allenatore ha comunicato la sua decisione con una telefonata al direttore generale del club Ferrari.
Neppure avvisato il patron Rocco Commisso, che solo 48 ore prima, in occasione della consueta conferenza stampa di fine stagione, aveva definito Palladino “un figlio”. Per la Viola scatta la caccia al nuovo tecnico: Pioli, Baroni, Farioli e Tedesco i nomi caldi.