Da impiegato di banca ad allenatore, da condottiero di un popolo a tecnico ritenuto inadeguato, fino a tornare grande con i colori della Lazio. È la sintesi della vita e della carriera di Maurizio Sarri, trainer del club di Claudio Lotito che ha recentemente riportato l’Aquila in Champions League. In un’intervista concessa ai microfoni di Sportitalia, all’esperto di mercato Alfredo Pedullà, Sarri è tornato sul suo passato alla Juventus, senza dimenticare Napoli, Victor Osimhen e le offerte arrivate dall’Arabia Saudita nelle ultime settimane.
- Sarri, la ricostruzione Juve e l'arrivo di Giuntoli
- Calendario Lazio Serie A 2023-24: Napoli e Juve nelle prime giornate
- L'anno sabbatico di Spalletti e il confronto con Sarri ed Allegri
- La Lazio, il sogno Berardi e le offerte dall'Arabia Saudita
Sarri, la ricostruzione Juve e l’arrivo di Giuntoli
In un momento storico caratterizzato dal dominio del Napoli in Serie A e dalle sconfitte italiane nelle finali delle competizioni europee, c’è una Juventus chiamata a rimettere insieme i cocci di una stagione difficile, a tratti balorda. Una Juve che Maurizio Sarri ha imparato a conoscere da vicino, dall’interno, pur restando in zona Continassa un solo anno, nel primo campionato fortemente condizionato dalla pandemia. Uno Scudetto vinto, ma un rapporto mai simbiotico con la tifoseria, accompagnato dai tanti veleni che serpeggiavano nello spogliatoio bianconero.
Adesso, dopo sentenze, patteggiamenti e penalizzazioni, la ripartenza juventina è affidata all’esperienza e alle idee di Cristiano Giuntoli, uomo, professionista ed amico che Sarri ha incontrato all’ombra del Vesuvio.
Io penso sia l’uomo giusto per questo periodo storico. Hanno bisogno di ricostruire qualcosa. Lui è un fenomeno in queste situazioni e quindi credo sia il momento giusto. Purtroppo per noi Lazio rimetterà tutto a posto. Non so con che velocità si approccerà, ma so che riuscirà nella ricostruzione conoscendolo. Il suo punto di forza più importante è il coraggio. Giuntoli non si fa mai il problema di mettere sul mercato un giocatore importante e di andarne a prendere uno sconosciuto. È stato sempre un suo punto di forza.
La Juve, ad oggi, è anche Federico Chiesa e Dusan Vlahovic, due possibili uomini mercato ma anche probabili avversari della Lazio di Maurizio Sarri.
Mi preoccupano perché sono due giocatori forti e prima o poi torneranno a fare stagioni di alto livello, possono sbagliare una stagione ma alla lunga torneranno al loro livello abituale.
Calendario Lazio Serie A 2023-24: Napoli e Juve nelle prime giornate
Ieri, il sorteggio del calendario della Serie A 2023-24, che come sempre ha diviso tifosi e addetti ai lavori, impegnati nel cerchiare in rosso le date degli appuntamenti con derby e big match. Sarà un inizio “sprint” per la Lazio di Maurizio Sarri, chiamata ad affrontare in trasferta Napoli e Juventus consecutivamente, tra la terza e la quarta giornata del girone d’andata.
Menomale che siamo arrivati secondi. Se fossimo arrivati ottavi ci facevano giocare in deroga a Madrid contro il Real. Il calendario è pesantissimo per quanto ci riguarda, ancora ho dato un’occhiata solo superficiale. Pesante perché nelle prime sette/otto partite affrontiamo quattro grandi squadre. Anche noi siamo una grande squadre quindi meglio prima che dopo? Non lo so, noi siamo arrivati secondi perché abbiamo fatto bene, però non possiamo neanche negare che siamo andati sull’onda di squadre che hanno fatto meno di quello che potevano fare.
L’anno sabbatico di Spalletti e il confronto con Sarri ed Allegri
Dopo aver vinto uno Scudetto storico in una città speciale come Napoli, rimasta fortemente legata a Maurizio Sarri nonostante il mal digerito passaggio ai rivali della Juventus, Luciano Spalletti ha deciso di fermarsi. Non chiamatelo “anno sabbatico”, almeno in presenza del tecnico di Certaldo, ma una pausa simile l’hanno ritenuta opportuna nel recente passato anche Massimiliano Allegri e lo stesso Sarri.
Un allenatore a questi livelli se sta fermo un anno o due non cambia. Massimiliano mi sembra che quest’anno abbia gestito una stagione con delle difficoltà enormi, un anno che va preso poco in considerazione.
La Lazio, il sogno Berardi e le offerte dall’Arabia Saudita
È una Lazio in continua evoluzione, grazie alla visione di Maurizio Sarri e alla razionale caparbietà del presidente Claudio Lotito. Biancocelesti che vogliono rinforzare il proprio parco attaccanti sul mercato, sia con un vice Ciro Immobile sia con un’alternativa importante sulle corsie esterne, che posso essere garanzia in Italia e scommessa in Europa, quando si tratterà di calcare il palcoscenico della Champions League.
Domenico Berardi, in tal senso, è un profilo che è sempre piaciuto tantissimo a Maurizio Sarri.
Berardi è un giocatore del Sassuolo, ma è uno dei giocatori che mi piacerebbe allenare come ce ne sono tanti altri, del Sassuolo ce ne sono tanti, per esempio Frattesi o Maxime Lopez che è un giocatore che mi intriga. È sempre stata una squadra che per filosofia ha avuto 2/3 giocatori a me piacevoli. Alla Lazio? Mi devo tirare indietro perché Berardi è un giocatore del Sassuolo e porto rispetto alla società.
Si è aperta da pochi giorni la finestra estiva del calciomercato, ma la seconda campagna trasferimenti di questo 2023 è stata già ampiamente drogata dalle plurimilionarie offerte arrivate dalla Premier League e, soprattutto, dall’Arabia Saudita. Una Saudi League che sta provando a costruire una sorta di SuperLega in piena regola, portando nel proprio campionato top player non di primo pelo, ma capaci di orientare lo sguardo degli appassionati e l’attenzione dei media.
Un calcio, quello attuale, in cui Sarri si riconosce ben poco, ma al quale continua a partecipare con un ruolo da protagonista. Si è fatto notare anche all’estero, inevitabilmente, con l’Arabia Saudita che ha tentato l’assalto nell’ultimo periodo.
Io sinceramente qualche offerta l’ho ricevuta. Per il momento sto bene alla Lazio, quindi è inutile parlare di soldi, poi se tra qualche anno non sto più bene qui oppure mi finisce il contratto qualcosa per un anno o due si può prendere in considerazione. Al momento va bene così, sono a due ore di macchina da casa quindi non ho motivazione per prendere in considerazione queste offerte. Koulibaly? È difficile entrare negli interessi delle persone. Per quello che ho letto prende 90 milioni in tre anni, quindi è un qualcosa che deve prendere in considerazione, sistema la famiglia per tre generazioni.