Lazio-Torino si è tramutata nell’oggetto del contendere tra Lega e Federcalcio: un paradosso che rischia di replicare quanto avvenuto per Juve-Napoli e di creare ulteriore attrito e conflittualità su un tema controverso e che ancora oggi, stando al braccio di ferro in atto, non fa che dividere.
Le dichiarazioni di Gravina
Si è passati, infatti, in poche ore dall’impossibilità di giocare come evidenziato dal presidente neo eletto della Federcalcio, Gabriele Gravina, alla decisione del Consiglio di Lega di serie A, riunito d’urgenza e appena conclusosi, alla decisione presa all’unanimità di far disputare la gara.
La posizione della Lega Calcio su Lazio-Torino
“Lazio-Torino si deve giocare oggi”: è quanto apprende e confermano fonti qualificate all’agenzia ANSA.
E’ del tutto evidente, però, che la gara in programma alle 18.30 non verrà disputata. La ragione è ovvia e semplice: la squadra granata infatti non è partita dal capoluogo piemontese per raggiungere Roma, in conseguenza della disposizione della Asl competente.
Le possibili conseguenze
Che cosa accadrà, adesso? Cerchiamo di elencare gli scenari possibili, vista la particolarità della situazione. Visto che non c’è stato rinvio da parte della Lega, si potrebbero presentare alcuni scenari simili a quelli di Juve-Napoli. Quindi, è facile ipotizzare che la Lazio si presenterà regolarmente all’Olimpico per la partita ma sarà la sola squadra presente. L’arbitro attenderà i 45 minuti previsti dal regolamento e, constatata l’assenza del Torino bloccato dalla Asl, fischierà la fine della partita alle 19.15.
Da qui in avanti partirà tutto l’iter previsto dalla giustizia sportiva, dal Giudice Sportivo ai vari gradi di giudizio come già visto. Il procedimento, stavolta, sarà più breve proprio alla luce di quanto spiegato da Dal Pino: Juve-Napoli ha creato un precedente.
VIRGILIO SPORT