Adesso è ufficiale. Igor Tudor è il nuovo allenatore della Lazio. Il tecnico croato è sbarcato nella Capitale, pronto a dar inizio alla sua nuova avventura. Sarà al timone dei biancocelesti nella parte finale di questa stagione e nella prossima, dopo le clamorose dimissioni rassegnate da Maurizio Sarri all’indomani della sconfitta casalinga contro l’Udinese. A Frosinone la Lazio è stata guidata – vittoriosamente – proprio dal vice di Sarri, Giovanni Martusciello.
- Arriva Tudor: il "welcome" della Lazio
- Le missioni di Tudor: Europa e Coppa Italia
- Mancato accordo col Napoli, quindi la Lazio
Arriva Tudor: il “welcome” della Lazio
È stata la Lazio, con uno stringato messaggio sui social, ad annunciare l’arrivo di Tudor. “Welcome”, “Benvenuto”: una sola parola su Twitter, corredata dalla foto dell’arrivo dell’allenatore all’aeroporto. Come a dire che adesso servono soprattutto i fatti, più che le parole. E la Lazio crede ciecamente nella scossa portata dall’avvento dell’ex mastino difensivo della Juventus, uno che ama lavorare sul campo, molto preparato dal punto di vista tattico.
Successivamente è stato diffuso anche un breve comunicato: “La S.S. Lazio rende noto che Igor Tudor, a decorrere dalla data odierna, assume il ruolo di responsabile della prima squadra”.
Le missioni di Tudor: Europa e Coppa Italia
Tudor ha firmato un contratto fino a giugno 2025. Mercoledì il primo allenamento con la sua nuova squadra, senza buona parte dei calciatori impegnati con le varie Nazionali. La sua missione, nella parte finale di questa stagione, è quella di provare a conquistare un piazzamento in Europa, arrivando magari a vincere la Coppa Italia: la Lazio è in semifinale e nella doppia sfida del 2 e del 23 aprile affronterà la Juventus. E sarà proprio la squadra di Allegri a “battezzare” la prima Lazio di Tudor il prossimo 30 marzo in campionato all’Olimpico. Juventus di cui Tudor, oltre che calciatore, è stato allenatore in seconda ai tempi della gestione Pirlo (2020-21).
Mancato accordo col Napoli, quindi la Lazio
Curiosa la parabola da tecnico di Tudor, che ha guidato l’Udinese per tre spezzoni di stagione, traghettando i friulani a due difficili salvezze. Ha poi fatto – appunto – da vice a Pirlo, prima di guidare il Verona a un ottimo nono posto da subentrato nel campionato 2021-22. Nella stagione seguente ha chiuso la Ligue 1 in terza posizione sulla panchina dell’Olympique Marsiglia, da cui è andato via sbattendo la porta per contrasti con l’ambiente. In autunno Tudor è stato vicino al Napoli, ma non ha raggiunto poi l’accordo col presidente De Laurentiis, che gli ha preferito Mazzarri.