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Le fragilità di Simone Biles,troppo umana: si ritira,Olimpiadi incerte

Grande incertezza sulle condizioni di Simone Biles, che non ha concluso la gara a squadre e ha rinunciato a un obiettivo personale olimpico importante

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Quanto può sostenere il peso del mondo intero una meravigliosa creatura di appena 142 cm di altezza per 47 kg in questa Olimpiade dei paradossi, rimandata e condizionata nei significati, dalle fragilità apparenti di atleti e atlete che poi esprimono null’altro che le proprie umane, inevitabili condizioni. Simone Biles, 24enne texana dalla storia carica di quel sogno americano così spendibile e poi irripetibile, ha ceduto quando sembrava già tangibile la verità: anche lei, ginnasta di assoluto talento così incredibile da no poter essere paragonata a a nessuna e ingiudicabile come per il New York Times ha saputo commettere degli errori.

L’infortunio di Simone Biles: mistero

Ha dovuto fermarsi dopo una caduta che ha messo a repentaglio la sua caviglia che il medico ha messo in sicurezza, ma che non le ha permesso di continuare nell’All Around e, forse, di cedere uno scettro e un dominio così assoluti che quasi sembravano scontati, ovvi. Invece, anche per l’eccezionalità che Simone Biles interpreta e persegue con il suo vissuto inimitabile, gli Stati Uniti hanno perso la sua capitana, la sua guida e gli Stati Uniti hanno perso un oro accaparratosi dalla Russia senza bandiera, che gioisce.

“Dopo la performance che ho fatto al volteggio, non volevo andare avanti”, ha detto. Lesioni? No. “Solo un piccolo danno al mio orgoglio. Dobbiamo proteggere la nostra mente e il nostro corpo e non fare quello che il mondo ci chiede di fare”. E se le ragioni che hanno indotto Simone a ritirarsi non fossero legate a quella caviglia che l’ha resa così vulnerabile, così umana? Le speculazioni sulle motivazioni psicologiche sono incominciate ancora prima di questa decisione, per via dell’incertezza mostrata dalla Biles che pure è stata difesa da una parte della stampa e della critica.

Il passato di Simone Biles, il simbolo del riscatto

Eppure quelle dichiarazioni dell’allenatore secondo il quale Simone non è “mentalmente tranquilla”, apre un universo di percorsi e di ipotesi che mal si conciliano con questa delicata fase che la Biles si appresta ad affrontare: ora si dovranno valutare le sue condizioni fisiche. E ciò pare avverrà di giorno in giorno per lei, che incarna più di ogni altra il riscatto e l’emancipazione oltre che il superamento dei pregiudizi. E degli abusi che ha avuto il coraggio di denunciare.

I timori sulla tranquillità della campionessa Simone Biles

Quel misterioso infortunio che l’ha colpita, le ha impedito di proseguire l’All Around e quindi di coronare il sogno di vincere 5 ori nella stessa competizione olimpica. Si era qualificata per tutte e sei le finali a sua disposizione, ma non c’è luce sulle reali condizioni della Biles. Non in questa notte che ormai è scesa e solleva un unico, possibile ma legittimo interrogativo sul futuro prossimo della campionessa di Rio 2016: Simone Biles ci sarà ancora, in questi Giochi? “Non è stata una giornata facile o la mia migliore, ma l’ho superata. A volte mi sento davvero come se avessi il peso del mondo sulle spalle”, si legge sul suo account Instagram. Una affermazione profetica. O solo l’esatto stato delle cose.

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