Una sera caotica come quella di ieri forse il mondo del calcio non l’aveva mai vissuta. Dalle 16, quando è uscito il primo risultato dei tamponi dei giocatori del Napoli, fino a tarda notte è stato un rincorrersi di conferme e smentite sulla regolarità dello svolgimento del big-match Juve-Napoli. Oggi il round continua, perché se gli azzurri si fanno forti del comunicato dell’Asl che li obbliga all’isolamento, la Lega ha comunicato che la partita si deve giocare. Nessuno in queste ore si è tirato indietro dal prendere posizione sulla vicenda ma chi ha scaldato gli animi più di tutti è stato Enrico Varriale.
Varriale attacca duramente chi chiede lo 0-3
Il vicedirettore di Raisport replica con un tweet durissimo a chi sui social chiede la sconfitta a tavolino per il Napoli nel caso in cui non si presentasse stasera a Torino.
Scrive Varriale: “All’ospedale Cotugno di Napoli non ci sono più posti per accogliere i contagiati Covid e qui c’è chi chiede il 3-0 a tavolino per Juve-Napoli. Non, ovviamente la stragrande maggioranza dei tifosi bianconeri, solo quei decerebrati che non conoscono vergogna, che io chiamo beoti”.
I tifosi replicano a Varriale
Migliaia le reazioni dei follower e, al netto delle offese a Varriale, spiccano parecchi commenti: “Ma non è offensivo usare questo termine per criticare della gente che ha opinioni diverse dalle sue?” oppure: “Stranamente quando Napoli-Genoa finisce 6-0 all’ospedale Cotugno non ci pensavi “.
Fioccano i commenti: “Il problema è che in Campania c’è una media di 350/400 contagi negli ultimi 3 giorni ma l’ASL e De Luca non hanno bloccato nulla e i lavoratori (cioè i comuni mortali) possono andare in altre regioni senza problemi prendendo treni e aerei. Ma per il calcio intervengono subito”. C’è chi ricorda: “Il Milan con 2 contagiati ha giocato. Il Genoa con 2 contagiati ha giocato. in Europa giocano tutti. da noi si fa un protocollo e un regolamento che non viene rispettato. a questo punto il problema é il protocollo? Come si va avanti? 1 contagiato e si ferma la partita?” E infine: “Enrico caro, le società hanno deciso insieme un protocollo, che è stato sottoscritto da tutti per la prosecuzione del campionato. Ora se una società decide di non prendere parte ad una gara (con l’aiutino della regione), come da regolamento perde 3 a 0”.