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Pagelle Lecce-Bologna 1-1: Piccoli al 100’ pareggia su rigore per fallo sul portiere lanciato a rete

Top e flop della partita Lecce-Bologna, valevole per la 14a giornata di serie A. bene la difesa del Bologna, si salva solo Banda nell'attacco leccese

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

Il Lecce non sa più vincere – l’ultimo successo dei giallorossi in campionato è arrivato il 22 settembre scorso con l’1-0 al Genoa, da allora per i salentini 5 pareggi e 4 sconfitte – ma strappa un pareggio d’oro al 100’ grazie a un rigore concesso per fallo di Calafiori sul portiere giallorosso Falcone che si era portato in area quando ormai il Bologna sentiva già profumo di Champions. Un gol di Lykogiannis al 68’ stava regalando tre punti d’oro alla squadra di Thiago Motta che comunque allunga la striscia positiva (in questa stagione ha perso una sola gara, il 12 novembre, contro la Fiorentina) prima del clamoroso epilogo.

A un primo tempo di marca leccese fa seguito una ripresa targata Bologna: Motta stravolge la formazione con quattro cambi tutti insieme al 60’ e trova il jolly con la punizione vincente del terzino greco. In pieno recupero l’episodio decisivo, pescato dal Var, con Doveri che rivede la decisione e concede il rigore. Dal dischetto Piccoli segna il gol dell’1-1 e può finalmente esultare dopo due reti di fila annullate contro Milan e Verona. Con questo punto il Lecce sale a 16 punti, anche se resta in zona salvezza, mentre i rossoblù salgono a 22 punti.

Lecce-Bologna, la chiave tattica della partita

Il Bologna di Thiago Motta sorprende ancora: si passa dal 4-2-3-1 al 4-3-3. Fuori anche il bomber olandese Joshua Zirkzee – per infortunio muscolare – e dentro Van Hooijdonk. L’unico cambio in difesa per i rossoblù rispetto la formazione che ha battuto il Torino è Lucumi centrale – al posto di Beukema – con Kristiansen e Posh come terzini e Calafiori confermato come centrale.

Il Lecce – in campo con il 4-2-3-1 – conferma Krstovic centravanti con Banda, Oudin e Strefezza sulla trequarti. D’Aversa cambia anche i due interpreti di centrocampo: dentro i fisici Gonzalez e Ramadani al posto di Rafia e Blin. I giallorossi ricorrono spesso in fase offensiva al 3 contro 2 per superare numericamente i difensori avversari. Il Bologna, in fase di non possesso, porta sempre un uomo tra Fabbian o Ferguson in pressing sui registi di centrocampo avversari, Ramadani o Gonzalez, per contrastare la costruzione di manovra del Lecce e per evitare che i giallorossi possano trovare soluzioni sugli esterni.

Nella seconda frazione di gioco Thiago Motta chiede ai suoi uomini di raddoppiare maggiormente sugli esterni del Lecce: porta Posch e Aebischer in pressione su Banda e Kristiansen e Fabbian su Strefezza. Il Lecce porta alto il pressing sui portatori palla del Bologna ma quando i gialloblù riescono ad uscire dalla prima pressione guadagnano spazio e metri per tentare le giocate offensive, trovando solo due uomini avversari a contrasto nel centrocampo. Nella fase finale della gara è la squadra di Thiago Motta a crescere in fase di condizione fisica e in fase di spinta. Arriva spesso al gol in varie occasioni e con una punizione perfetta di Lykogiannis, inserito al posto di Saelemaekers, trova il gol e metri in avanti. Potrebbe chiudere la gara ma sbaglia troppe volte sotto porta e viene punito al 100′.

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I top e flop del Lecce

  • Piccoli 7. All’ultimo secondo disponibile mette a segno il rigore della vita. Gioca soltanto un tempo e viene marcato stretto da Posch ma nei minuti finali diventa l’uomo partita con un gol pesantissimo.
  • Banda 6.5. Forza fisica, baricentro basso e tanta corsa. Il lavoro che gli chiede D’Aversa è di farsi vedere sull’esterno e tentare di superare l’uomo nell’uno contro uno per poi tentare anche il tiro o fornire soluzioni ai compagni in avanti.
  • Dorgu 6.5. Il Lecce gioca prevalentemente sulla corsia sinistra e con il terzino danese è sempre in vantaggio sull’avversario in fase di spinta o raddoppio difensivo.
  • Ramadani 6. Lotta a centrocampo ma soffre nelle ripartenze del Bologna. Tenace nei duelli e pericoloso al 60′ quando dalla distanza va vicino al gol con il portiere fuori dai pali.
  • Pongracic 5.5. Troppo aggressivo durante tutta la partita, a pochi minuti dal termine rimedia un’ammonizione per eccesso di foga sull’avversario.
  • Krstovic 5. Fuori dal gioco, poco incisivo in avanti. Lento negli scatti e troppo lontano dalla porta.

I top e flop del Bologna

  • Lykogiannis 7. Entra al 58′ al posto di Saelemaekers e dopo poco più di dieci minuti mette a segno una punizione di sinistro con una pennellata fantastica sul primo palo e sotto la traversa, imparabile per il portiere. Arriva vicino al secondo gol (non ha mai segnato in carriera una doppietta) dopo soli due minuti dal gol: si inserisce sulla sinistra e trova un varco libero, viene servito ma si divora il gol calciando sul primo palo ma fuori.
  • Posch 6. Abile nei raddoppi per fermare Banda, resiste durante tutto il tempo e migliora nel secondo tempo sul piano della condizione fisica e in fase di spinta. Pulito nelle chiusure difensive su Piccoli nella seconda parte del match.
  • Kristiansen 6. Soffre sugli inserimenti alle sue spalle degli attaccanti avversari come Strefezza o Krstovic. Migliora nella seconda frazione di gioco.
  • Ferguson 5.5 Lotta a centrocampo e si fa vedere spesso in fase offensiva, troppo pesante l’errore dal limite dell’area con il portiere fuori dai pali in cui si divora l’occasione per chiudere la gara già al 75′.
  • Calafiori 4.5. Gioca ad un piede solo: il sinistro. Thiago Motta gli chiede di alzarsi dalla linea centrale difensiva per giocare in linea con i centrocampisti in fase di costruzione di gioco ma pecca nel primo controllo sulla pressione avversaria. Concede rigore al 98′ agli avversari dopo un suo intervento scomposto in area di rigore su Falcone, il portiere del Lecce che era andato a saltare in area di rigore.

Lecce-Bologna: il tabellino del match

Lecce: Falcone, Pongračić, Baschirotto, Krstovic (12’ Piccoli), Oudin (18’ Blin), Dorgu, Gonzalez, Gendrey, Ramadani (32’ st Rafia), Banda (18’ Sansone), Strefezza (32’ st Almqvist). A disposizione: Brancolini, Samooja, Venuti, Berisha, Listkowski, Faticanti, Gallo, Smajlović, Dermaku. Allenatore: Roberto D’Aversa

Bologna: Skorupski, Posch, Ndoye (40’ st Urbanski), Kristiansen, Ferguson, Aebischer (12’ st Freuler), Lucumì, Calafiori, Saelemaekers (12’ st Lykogiannis), van Hooijdonk (12’ st Zirkzee), Fabbian (12’ st Moro). A disposizione: Bagnolini, Ravaglia, Beukema. Allenatore: Thiago Motta

Arbitro: Daniele Doveri di Roma

Marcatori: 24’ st Lykogiannis (B), 55′ st Piccoli rig. (L)

Note. Ammoniti: 45’ pt Ramadani (L), 5’ st Saelemaekers (B), 39’ st Pongračić (L), 44’ st Sansone (B), 49′ st Calafiori (B). Recupero: 1’ pt – 5’ st

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