Quando le telecamere hanno inquadrato l’attaccante vicentino Riccardo Meggiorini in lacrime, durante il match contro il Lecce, non è stato subito chiaro quanto stesse avvenendo in campo. In quel finale di partita si poteva accendere una lite, un diverbio, anche insulti, a osservare la gestualità animate di quei minuti, segnati dalle lacrime del giocatore vicentino. Un pianto diverso dalla rabbia, scaturita dalla frustrazione per una banale questione di campo.
Meggiorini, il diverbio con Mejer e gli insulti
I due sono stati protagonisti di un acceso faccia a faccia, durante il quale il leccese Majer avrebbe pronunciato una frase fuori luogo che avrebbe suscitato in Meggiorini dei sentimenti forti e una reazione altrettanto istintiva.
Il labiale dell’attaccante vicentino è stato colto dalle immagini televisive che hanno restituito le frasi chiave di questa storia che cela un dolore personale: “Cosa c’entra mia mamma? Porta rispetto”, ha detto Meggiorini. A nulla è valso l’intervento dell’arbitro e dal capitano, Fabio Lucioni, che per primo ha compreso quanto accaduto.
Le lacrime di Meggiorini per la madre scomparsa
Riccardo Meggiorini ha perso sua madre, un lutto che anche quelle parole hanno rinnovato nel dolore. Dopo quanto accaduto, sul sito e sui social del Vicenza è comparsa una nota:
“Le lacrime? E’ volato qualche insulto di troppo, io sono andato a spingere via un loro giocatore, perché c’era stata una rissa a centrocampo. L’ho spinto via per far sì che non litigassero ancora, ma sono volati insulti poco carini e quando si vanno a toccare gli affetti personali, che magari non ci sono più, dà fastidio e sono stato insultato più volte. Però l’importante è che sia venuto a fine partita a chiedermi scusa, almeno ha fatto quel gesto”, ha dichiarato nel post partita Meggiorini, che ha firmato la rete.
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