Lorenzo Casini festeggia il primo anno da presidente di Lega Calcio con una sorpresa per addetti ai lavori e tifosi: la Supercoppa Italiana, che continuerà a essere disputata in Arabia Saudita per (almeno) quattro dei prossimi sei anni, avrà un nuovo format, vi parteciperanno difatti quattro squadre sulla falsariga del modello spagnolo.
- La Supercoppa Italiana cambia pelle
- Casini, gli altri punti all'ordine del giorno
- Lega Calcio, l'ipotesi di acquistare Sky
La Supercoppa Italiana cambia pelle
Dopo 35 edizioni, la manifestazione nata da un’idea del presidente della Sampdoria Paolo Mantovani e avallata dal presidente della Lega Luciano Nizzola verrà rivoluzionata: non si sfideranno più la formazione Campione d’Italia (vittoriosa in 24 circostanze) e quella con la Coccarda sul petto (vittoriosa in 9 occasioni, nelle altre due partite si sono imposte le finaliste di Coppa Italia).
Per questione di ‘appeal’ (e di maggiori introiti), sarà adottato il modello in essere nel calcio spagnolo dal 2020: giocheranno la prima e la seconda classificata della Serie A e le finaliste della Coppa Italia, ma il format potrebbe cambiare nel corso delle edizioni; in Spagna non ha mai vinto la squadra Campione, lo stesso Barcellona che ha vinto a gennaio il Clasico 3-1 era giunto nella Liga secondo.
Casini, gli altri punti all’ordine del giorno
Oltre a stabilire che la Supercoppa 2024 sarà assegnata l’8 gennaio in Arabia Saudita (dove l’Inter ha appena demolito 3-0 il Milan), l’assemblea presieduta da Casini si è occupata dell’asta in programma per i diritti televisivi e del negoziato coi fondi d’investimento e le banche che si sono offerti di finanziare il nostro calcio.
Queste le parole di Casini: “C’è stata l’informativa sulle nove manifestazioni d’interesse da parte degli investitori, le squadre si sono prese tempo per decidere; anche per le riforme organizzative era un’informativa sia per le competizioni europee, sia per i nostri campionati. Sulla ripartizione dei diritti tv, si è discusso sull’algoritmo ed è stato confermato il modello dell’anno scorso; sul paracadute è stata istituita una commissione per la suddivisione dei contributi che in parte viene inglobata dalla Serie B”.
Lega Calcio, l’ipotesi di acquistare Sky
Non ci sono stati passi in avanti ufficiali per l’acquisto di Sky (dal 2018 di proprietà di Comcast), spiega Casini: “Nulla di concreto, è un desiderata di qualche membro, acquisire Sky potrebbe rappresentare una occasione”. In questo momento le squadre devono valutare prima se farsi affiancare dai fondi o meno, c’è un ragionamento precedente da fare» rilancia l’ad De Siervo.
Questa mossa sarebbe funzionale in un medio periodo all’allestimento di una piattaforma televisiva proprietaria della Serie A, che potrebbe così presentarsi ai mercati con un’offerta strutturata senza dover ripartire da zero per un canale tematico: ma tra le mille problematiche da affrontare ci sarebbe quella di scegliere innanzitutto se limitarsi solo a Sky Sport.