Altra domenica nera per il calcio francese ed altra domenica in cui non si parla di calcio giocato ma di quello che avviene intorno allo stadio. Ieri sera un tifoso del Nantes è morto dopo essere stato accoltellato prima della gara di campionato con il Nizza di Farioli.
Nantes, muore un tifoso di 31 anni
La dinamica precisa di quello che è avvenuto prima della gara di Ligue 1 tra Nantes e Nizza è ancora tutta da definire. Ma secondo le prime ricostruzioni, un gruppo di ultras della Brigade Loire avrebbe provato ad assaltare un gruppo di tifosi avversari che a bordo di mezzi Uber stavano portando dalla stazione alla ferroviaria allo stadio una trentina di tifosi del Nizza.
Sospettato un autista Uber
Nella colluttazione che ne sarebbe nata un 31enne appartenente al gruppo organizzato dei tifosi del Nantes, la Brigade Loire, ha avuto la peggio ed è stato accoltellato con la ferita che poi si è rivelata fatale. I primi accertamenti puntano in direzione di uno dei conducenti Uber che per proteggere i clienti avrebbe colpito alla schiena il tifoso. Il responsabile del gesto si sarebbe presentato in caserma nel cuore della notte dove sarebbe ora in stato di fermo.
“Non si può morire così”
L’episodio drammatico ha scosso profondamente giocatori e allenatore del Nantes, e Jocelyn Gouvernnec già ieri sera aveva parlato del caso: “E’ inconcepibile immaginare che si possa morire andando a vedere una partita di calcio”.
Ma non si tratta di certo del primo caso di violenza che colpisce il calcio francese, poco più di un mese fa il pullman del Lione, con a bordo l’allenatore italiano Fabio Grosso e il suo vice Raffaele Longo, era stato preso d’assalto dai tifosi del Marsiglia armati di mazze e sassi. E solo la settimana scorsa i tifosi del Brest sono stati vittime di un attacco dopo il successo sul Montpellier.