Dopo l’amaro e polemico pareggio contro la Roma, l’Inter si deve accontentare di un punticino anche contro la Fiorentina: lo 0-0 di San Siro impedisce ad Handanovic e compagni di piazzare il controsorpasso all’Atalanta, che resta al secondo posto con un punto di vantaggio sulla squadra di Conte, che rischia di essere avvicinata dalla Lazio, ora quarta, posizione da evitare perché non basterebbe per partecipare alla prossima edizione della Champions League qualora Roma e Napoli vincessero rispettivamente Europa League e Champions.
La Fiorentina, che aveva già chiuso domenica scorsa la pratica salvezza, sale invece a 43 punti al termine di una prestazione essenzialmente difensiva, che ha fatto… contenta la Juventus: grazie a questo risultato, infatti, la squadra di Maurizio Sarri potrebbe già laurearsi campione d’Italia giovedì sera in caso di vittoria sul terreno dell’Udinese.
Conte conferma Sanchez titolare al fianco di Lukaku ed Eriksen alle spalle delle punte, con Skriniar e Lautaro Martinez ancora in panchina. I nerazzurri approcciano la partita con il piglio giusto. Fiorentina raccolta a protezione della propria area e salvata a più riprese dalle parate del proprio portiere, decisivo in avvio su un gran tiro di Barella, poi su Lukaku, dopo essere stato salvato dal palo sul colpo di testa dello stesso centravanti belga.
Un’incursione di Pezzella, di testa, è l’unica traccia viola dalle parti di Handanovic.
La musica non cambia nella ripresa, che si apre con il secondo palo dell’Inter, colpito da Sanchez, liberato da Lukaku. Poi, la raffica di cambi: Iachini ci prova con Cutrone e Chiesa, Conte mandando in campo Lautaro e Moses, ma la manovra dell’Inter perde in fluidità e la squadra finisce vittima del nervosismo.
Così l’occasione per la vittoria capita alla Fiorentina, che nel finale approfitta di un’Inter allungata, ma al 35’ Handanovic è miracoloso nel chiudere lo specchio a Lirola imbeccato da Chiesa. Ai nerazzurri non bastano neppure cinque minuti di recupero.
