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“Tutto il calcio minuto per minuto” in sciopero, la Radio Rai non racconterà Juve-Milan e il derby tra Sonego e Sinner

La decisione della redazione Radio Rai è storica: sabato non ci sarà lo storico programma radiofonico e quindi non ci saranno i racconti delle gare di serie A tra cui Juventus-Milan, ma silenzio anche su MotoGP e Sinner

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Una decisione importante e forse anche sofferta. Sabato la radio resterà muta, almeno quella che racconta le gesta sportive. Lo storico programma “Tutto il calcio minuto per minuto” infatti non andrà in onda per uno sciopero indetto dalla redazione giornalistica di Radio Rai.

“Tutto il calcio minuto per minuto” resta in silenzio

Sarà una giornata particolare quella di sabato 27 aprile con l’informazione giornalistica di Radio Rai, non solo quella sportiva, resterà in silenzio. Ma a far rumore sarà proprio l’assenza della storica trasmissione “Tutto il calcio minuto per minuto” che nel corso degli anni e in virtù delle programmazioni sempre più frazionate della serie A, ha subito una decisa trasformazione. Una decisione che arriva in una giornata in cui di eventi sportivi da raccontare ce ne sono tanti. Sabato andrà infatti in scena il big match per il secondo posto tra Juventus e Milan, ma anche la serie B e il racconto della MotoGp, senza dimenticare la sfida tutta italiana tra Sinner e Sonego a Madrid (anche se non si conosce ancora l’orario di inizio del match).

Sciopero Radio Rai: i motivi della scelta

Alla base di questa decisione da parte dei giornalisti c’è la volontà di accorpare l’informazione sportiva di Radio Rai a Rai Sport ma la radio non vuole diventare semplicemente una costola della televisione come spiega il responsabile di Tutto il calcio Filippo Corsini: “Abbiamo più volte chiesto chiarimenti all’azienda ma non abbiamo avuto risposta – ha rivelato a Repubblica – Non sappiamo con quale criterio l’informazione sportiva radiofonica dovrebbe convergere in quella televisiva, né perché: chiunque sa che si tratta di ambiti molto diversi. In particolare, le cronache del calcio rappresentano da sempre il nocciolo duro di Radio Uno, qualcosa di identitario. La stessa sopravvivenza di Tutto il calcio non appare più così scontata. Abbiamo già dovuto fare i conti con il campionato spezzatino e siamo seguiti con affetto da una moltitudine di radioascoltatori. Anche loro sono un bene da tutelere”.

Tutto il calcio: una storia lunga oltre 60 anni

“Tutto il calcio minuto per minuto” rappresenta un pezzo di storia, radiofonica e sportiva per l’Italia. La trasmissione fu ideata nel 1960 da Guglielmo Moretti, Roberto Bortoluzzi e Sergio Zavoli. Dal debutto avvenuto alle 15.15 di domenica 10 gennaio nacque un progetto radiofonico che è diventato una pietra miliare e che fu lanciato anche in vista dei Giochi Olimpici di Roma che si sono tenuti nell’estate successiva. Dalla radio arrivavano risultati, commenti e le grandi imprese dello sport italiano e non solo raccontate da voci che sono entrate nella leggenda. Prima dell’avvento della televisione, le puntate del programma raggiungevano anche un audience di circa 25 milioni di radioascoltatori, in un’epoca che ora sembra lontanissima.

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