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L'Inter si mette in tasca mezzo scudetto: Inzaghi sulle orme di Mourinho

Solo nove volte nella storia della Serie A con i tre punti a vittoria la squadra campione d'inverno non ha vinto lo scudetto in primavera: Simone Inzaghi può diventare il quarto tecnico nerazzurro della storia a vincere il tricolore nell'anno del debutto.

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La sconfitta del Milan contro il Napoli nel posticipo della 18ª giornata era l’unico risultato che avrebbe potuto permettere all’Inter di essere certa di conquistare il titolo di campione d’inverno della Serie A 2021-2022 con un turno di anticipo.

Facile, quindi, immaginare la “trepidazione” di Simone Inzaghi e dei giocatori nei secondi finali del gol annullato a Franck Kessié, che comunque avrebbe spostato di poco gli equilibri, dato che con l’1-1 a San Siro all’Inter sarebbe comunque bastato conquistare un punto contro il Torino nell’ultima gara dell’andata e dell’anno solare per avere la certezza del primato solitario a metà percorso.

L’Inter vola: Milan e Napoli doppiate in un mese

Certo il nuovo rovescio del Milan dà un altro sapore a quello che è a tutti gli effetti un tentativo di fuga da parte dei campioni d’Italia, suffragato dai numeri. Sei vittorie consecutive contro gli appena 7 punti conquistati da Milan e Napoli nello stesso periodo: un parziale di 11 punti rifilato alle due avversarie in 540 minuti, che si fonda sugli straordinari numeri dell’Inter sia in attacco, con le 48 reti realizzate in 18 partite, miglior attacco a +10 sull’Atalanta, sia in difesa, dato che i nerazzurri, per appena la terza volta nella propria storia, sono riusciti a vincere cinque partite di fila senza incassare reti.

Il tutto paragonato alle difficoltà del Milan, senza reti in casa dopo un anno, ma pure dello stesso Napoli, che era reduce da due sconfitte di fila in casa.

Il nuovo calendario asimmetrico del campionato non permette di avere troppe certezze, visto che l’Inter dovrà affrontare tra il 6 gennaio e il 6 febbraio Lazio, Atalanta e lo stesso Milan, ma intanto Simone Inzaghi può farsi forza con le statistiche più che incoraggianti relative alle ultime stagioni per chi è diventato campione d’inverno, oltre che per i complimenti della società.

Inter campione d’inverno: la storia fa ben sperare Inzaghi

Un anno fa, più o meno di questi tempi, infatti, l’Inter di Antonio Conte pareggiava tra le polemiche a Udine senza riuscire ad approfittare della sconfitta del Milan nell’ultima giornata del girone d’andata contro l’Atalanta e quindi fallendo il sorpasso ai cugini al primo posto a metà percorso.

Un mese dopo, tuttavia, la flessione dei rossoneri e lo scatto dell’Inter favorirono il sorpasso, così la Serie A 2020-2021 è stata una delle sole nove occasioni nell’era dei tre punti in cui chi ha chiuso davanti a tutti il girone d’andata non è riuscito a ribadire la propria leadership al termine del campionato.

Curiosamente i primi cinque casi si sono registrati tra il 1998 e il 2003 e gli altri dal 2016 in avanti, con una strana “pausa” di quasi 15 anni in cui non ci furono ribaltoni tra la fine del girone d’andata e quella del ritorno. Mai, tuttavia, questi stravolgimenti hanno riguardato l’Inter, spettatrice anche nei sorpassi che la Juventus effettuò sul Napoli di Maurizio Sarri nel 2016 e nel 2018.

Inter, Simone Inzaghi può emulare José Mourinho

A rendere luminoso l’orizzonte dell’Inter è anche la stima che Simone Inzaghi è riuscito a conquistare all’interno della società, presso la tifoseria e nello spogliatoio. 

Il tutto grazie a scelte oculate, ma decise, nel raccogliere la difficile eredità di Antonio Conte. Il tecnico piacentino non ha stravolto l’assetto tattico, riuscendo però con il passare delle settimane ad apportare importanti modifiche a livello di gioco e di gestione della rosa, coinvolgendo tutti i giocatori grazie a un’abile gestione del turnover, una delle note dolenti dell’era Conte: “Immaginavo ci fossero più difficoltà, ma Simone si è inserito con più facilità del previsto nella nostra. Inzaghi oggi rappresenta il valore aggiunto del nostro club e dell’area tecnica, in lui abbiamo trovato la nostra stella polare che ci guidasse nel migliore dei modi” ha dichiarato l’ad Beppe Marotta.

I numeri lo confermano: Inzaghi ha già schierato 24 giocatori in campionato, solo 7 dei quali sotto le 10 presenze. Ben 15 sono i giocatori già andati in gol almeno una volta. Esemplificativo il caso dell’ultimo elemento capace di segnare almeno due reti, Alexis Sanchez, passato da oggetto misterioso della prima parte di stagione con le valigie pronte a risorsa molto importante per far rifiatare gli attaccanti titolari Lautaro Martinez e Edin Dzeko.

Un’altra vittoria di Simone Inzaghi, che ora punta dritto a diventare il quarto allenatore della storia capace di vincere lo scudetto al primo anno sulla panchina dell’Inter, dopo Alfredo Foni, Giovanni Invernizzi (l’unico tecnico della storia della Serie A ad aver vinto da subentrato) e José Mourinho, l’ultimo grande idolo dei tifosi nerazzurri.

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