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Lorenzo Somaschini è morto, il pilota di Superbike junior di appena 9 anni non è sopravvissuto all'incidente in pista a Interlagos

Il bambino aveva riportato gravissime ferite in seguito alla caduta del 14 giugno scorso: il comunicato ufficiale ha reso pubblica la morte del piccolo centauro. Il dolore del mondo del motociclismo

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Lorenzo Somaschini è morto, il pilota di Superbike junior di appena 9 anni non è sopravvissuto all'incidente in pista a Interlagos

Purtroppo Lorenzo Somaschini non è sopravvissuto ai gravissimi traumi conseguenti all’incidente sul circuito di Interlagos, a San Paolo, in Brasile. Somaschini aveva appena 9 anni. La sua perdita è un lutto immane per la sua famiglia, i piloti altrettanto giovani che gareggiavano con lui e la Superbike che ha espresso il proprio dolore per quanto avvenuto.

La sua scomparsa è stata resa nota attraverso un comunicato condiviso nella giornata di oggi, 18 giugno, dall’organizzazione che ha esternato la propria vicinanza ai familiari, ai genitori di Lorenzo, vittima di una caduta tragica.

Lorenzo Somaschini, tragedia in pista: morto pilota di 9 anni

Il piccolo pilota, secondo la ricostruzione, era caduto all’uscita della curva Pinheirinho nelle prove libere della Junior Cup, categoria che fa parte del Superbike Brasil, il 14 giugno scorso: la criticità delle sue condizioni era parsa subito evidente, tant’è che è finito in terapia intensiva all’ospedale Albert Einstein di San Paolo.

A dare la conferma della morte del giovanissimo centauro è stata la stessa organizzazione, attraverso un comunicato che ha dato notizia della sua morte e interrotto quel filo di speranza che attraversava Argentina e Brasile.

Una perdita atroce che riporta alla mente un elenco di giovanissime vittime che si allunga, senza che si sia riusciti a mettere fine – con azioni davvero efficaci – all’interruzione di lutti laceranti nonostante i progressi in termini di sicurezza raggiunti.

Il comunicato dell’organizzazione

Il comunicato ha confermato, dunque, la scomparsa del bambino nella serta del 17 giugno nel vicino nosocomio brasiliano, dove era stato trasferito d’urgenza il piccolo pilota:

“SuperBike Brasil annuncia, con grande tristezza e rammarico, la scomparsa del pilota Lorenzo Somaschini questo lunedì (17/6), alle 19:43. L’argentino, nato a Rosário, è stato ricoverato all’ospedale Albert Einstein, a San Paolo (SP), sotto terapia intensiva e, purtroppo, non è sopravvissuto.

L’organizzazione della SuperBike Brasil fornisce piena assistenza alla famiglia del pilota fin da venerdì (14/6), quando l’argentino è caduto durante il primo turno di prove libere della Jr Cup, valida per la 4a tappa della SuperBike Brasil, all’Interlagos Autodromo. Non appena è caduto all’uscita di Pinheirinho, il pilota è stato prontamente soccorso sul posto dall’équipe medica a bordo di un’ambulanza di terapia intensiva. È stato poi portato al pronto soccorso dell’autodromo, dove le sue condizioni cliniche si sono stabilizzate. Dopo questa procedura, il trasferimento del medico è stato effettuato in un’unità di supporto avanzato (unità di terapia intensiva mobile) presso l’Ospedale Geral da Pedreira, dove è rimasto fino alle prime ore di sabato (15/6), seguendo tutti i protocolli medici fino al trasferimento all’ospedale. Ospedale Albert Einstein.

Tutti i membri del team SuperBike Brasil sono sconvolti dall’evento ed esprimono sentimenti sinceri a tutta la famiglia e agli amici di Lorenzo”.

La reazione alla sua morte in Argentina

Il ragazzino stava partecipando ad uno dei più grandi campionati motociclistici sudamericani e aveva debuttato nelle competizioni ufficiali locali mesi fa. La categoria Honda Junior Cup, alla quale ho partecipato, riunisce piloti dagli 8 ai 16 anni e anche Lorenzo partecipava. Le motociclette utilizzate sono 160 cc adattate e preparate per la competizione, con pedali e manubrio adatti alla taglia di ogni bambino come riportano i principali siti argentini, come La Nacion.

Molto attivo sui social, attraverso profili curati da professionisti legati al mondo delle corse, proprio il giorno dell’incidente aveva postato una foto che esprimeva la gioia di quel risultato. Il suo sogno era arrivare in MotoGP. Un ultimo ricordo, terribile, che non deve indurre a catalogare questa morte come l’ennesima tragedia, ma l’ultima.

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