Il titolo di capocannoniere è lontano, ma Romelu Lukaku può accontentarsi di aver tolto lo scudetto alla Juventus e a Cristiano Ronaldo , vicino al primo titolo di re dei bomber in Serie A
Il centravanti belga dell’ Inter è stato tra i più scatenati nel festeggiare il Tricolore che i nerazzurri hanno conquistato con quattro giornate d’anticipo, ma la stagione di Big Rom è ancora lunga.
In attesa dell’ Europeo , infatti, nelle ultime giornate di campionato c’è infatti da migliorare il bottino di 23 reti e magari avvicinare quota 50 gol in Serie A (è a quota 44). Non sarebbe male, in attesa ovviamente di altri traguardi, perché Lukaku non pensa neppure a lasciare l’Inter. E spera che alla guida della squadra resti Antonio Conte .
Questo quanto confessato da Lukaku in un’intervista al ‘Corriere della Sera’: “Nella mia testa sono convinto di essere in una squadra che può fare grandi cose. Possiamo vincere, crescere ancora e iniziare un nuovo ciclo perché abbiamo un allenatore che cerca sempre di dare il massimo. Il giorno che il mister ha firmato per l’Inter gli ho mandato un messaggio: ‘Arrivo’. Per me giocare per l’Inter in serie A è sempre stato un sogno. Quando ero in Inghilterra volevo giocare per il Chelsea, poi solo per l’Inter. Ho realizzato un sogno”.
Uno dei momenti chiave della stagione dell’ Inter è stato il 3-0 nel derby di ritorno contro il Milan , che ha sancito la fuga in classifica dei nerazzurri.
In quell’occasione Lukaku ha ritrovato da avversario Zlatan Ibrahimovic meno di un mese dopo il duro faccia a faccia in Coppa Italia finito sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo.
Il belga è tornato sull’accaduto: “Perdevamo 1-0, avevo sbagliato un gol ed ero un po’ arrabbiato. Le sue parole mi hanno colpito. Non sono contento di aver reagito così, però non sono uno che si fa mettere i piedi in testa”.
Poi, un freddo e velenoso commento sullo Zlatan giocatore: “È un gran giocatore, ha vinto ovunque è passato, ha segnato più di 500 gol. Fino a quando eravamo al Manchester avevamo un buon rapporto, ma siamo diversi: lui vuole vincere per sé, io per l’Inter, Ronaldo per la Juve. Comunque sono contento che resti in Italia, abbiamo bisogno di giocatori di questo livello in Serie A e ora è arrivato Mou alla Roma: è importante per l’Italia. Il livello si alza, ma speriamo vinca ancora l’Inter”.
“Sono con l’allenatore che, per me, è il più forte – prosegue Romelu – In campo non abbiamo mai sorprese, siamo preparati a tutto. Abbiamo vinto al secondo anno, il primo ci siamo andati vicini. Noi e Conte abbiamo vissuto il 2° posto in serie A e in Europa League come una sconfitta, l’abbiamo trasformata in motivazione. Tutti i giocatori hanno fatto un salto di qualità, speriamo che la crescita possa portare altri trofei”.
Neppure la delicata situazione societaria attraversata dal club, quindi, secondo Lukaku, può spingere Conte all’addio: “Il mister si trova bene. Ha una squadra che lo segue e gli dà grande disponibilità, in allenamento e in partita. Abbiamo tutto per aprire un nuovo ciclo. Penso proprio che resterà con noi”.
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