Corsi e ricorsi: sono passati sette anni dall’ultima volta in cui il Milan (i suoi giocatori e i suoi tifosi) ha ascoltato da protagonista il magico inno della Champions League. Per uno strano scherzo del destino, il percorso dei rossoneri nella maggior competizione europea per club (in attesa dei calendari) riparte proprio dove si era fermato: da Madrid.
E, se non bastasse, riparte proprio dall’Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone , ancora alla guida dei Colchoneros, che negli anni, nel frattempo, ha conquistato cinque titoli (due Liga, una Supercoppa di Spagna, una Europa League e una Supercoppa Europea) e che nel 2014 ha eliminato il Milan agli Ottavi di finale.
Per i rossoneri, quella, non era una stagione semplicissima: dopo la sconfitta del Mapei Stadium contro il Sassuolo per 4-3 la dirigenza decise di esonerare l’allenatore dello Scudetto 2010/11, Massimiliano Allegri, affidando la panchina a Clarence Seedorf, mentre dal punto di vista tecnico in tanti erano i giocatori ormai pronti al cambio generazionale.
In avanti il Milan puntava tutto su Mario Balotelli, ancora a metà tra la possibile consacrazione (visti i 12 goal in 13 partite in Serie A dal suo arrivo a gennaio, nella stagione precedente) e l’inesorabile declino della sua carriera, mentre Riccardo Montolivo e Kakà si alternavano la fascia da capitano.
Il momento di transizione e di difficoltà venne palesato al termine del campionato, con il settimo posto in Serie A e una qualificazione in Europa League prima sfumata, poi conquistata per l’inizio del “caso Parma”.
In Champions il cammino era altalenante: le uniche due vittorie contro il Celtic bastarono per passare il turno in un girone che comprendeva anche Barcellona e Ajax, ma agli Ottavi ad aspettare il Milan c’era formazione in forte ascesa, l’Atletico Madrid.
All’andata a San Siro i Colchoneros passano con uno 0-1 firmato Diego Costa, grande protagonista della stagione degli spagnoli. Il ritorno si gioca al Vicente Calderon di Madrid, unica differenza sostanziale del prossimo confronto tra Milan e Altetico: per la prima volta nella sua storia, i rossoneri quest’anno giocheranno al Wanda Metropolitano.
La formazione del Milan rende chiaro lo scorrere del tempo, da quell’11 marzo 2014 a oggi: Abbiati in porta, Abate, Rami, Bonera e Emanuelson in difesa. A centrocampo De Jong e Essien, con Taarabt, Poli e Kakà sulla trequarti alle spalle di Balotelli.
L’Atletico passa con Diego Costa, a cui risponde Kakà. Poi la partita prende una brutta piega: prima dell’intervallo segna Arda Turan, nella ripresa Raul Garcia e ancora Diego Costa. Risultato finale: 4-1.
Nel secondo tempo nel Milan entreranno anche Pazzini, Robinho e Muntari, da una panchina che comprendeva Amelia, Mexes, Zaccardo e De Sciglio. Una vita fa.
L’Altetico Madrid arriverà poi in finale, perdendo contro il Real Madrid: di quella squadra rossonera già un anno dopo rimarranno pochi interpreti. E’ passato molto tempo, le due squadre si incontreranno di nuovo, in attesa dei calendari.