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Maiorca, Fognini s'illude, s'innervosisce e cede a Mensik. Eastbourne: avanzano Cobolli e Paolini, Sonego va ko

Si chiude agli ottavi il cammino di Fognini a Maiorca: litiga col giudice di sedia (colpa dell'occhio di falco che non va) poi si fa rimontare da Mensik. Troppo Purcell per Sonego.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Comincia decisamente male il pomeriggio italiano sull’erba: Fabio Fognini e Lorenzo Sonego salutano agli ottavi i rispettivi tornei di Mallorca ed Eastbourne, non riuscendo a venire a capo di Jakub Mensik e Max Purcell. Sconfitte che in qualche modo rimettono un po’ in discussione tante speranze: se Fognini in Spagna cercava il giusto feeling per provare a spingersi un po’ oltre i propri limiti in vista di Wimbledon, lo stop di Sonego testimonia una volta di più la difficoltà del torinese a mettere in fila due vittorie in questa annata piuttosto tribolata.

L’occhio di falco fa litigare tutti: Fognini nervoso

Fognini alle Baleari tornava a disputare un match nel circuito maggiore dopo le due apparizioni senza troppa gloria nei Challenger di Perugia (eliminato ai quarti da Luciano Darderi) e Sassuolo (ko. agli ottavi contro Riccardo Bonadio). Mallorca era l’unico test sull’erba prima di Wimbledon, nonché anche l’unico torneo che avrebbe affrontato sulla superficie a lui meno gradita prima di rimettersi anima e copro a pensare alla terra (l’estate è comunque alle porte).

Solo che Mensik, numero 85 del ranking ATP, s’è dimostrato ostacolo davvero troppo complesso, al netto del 6-4 col quale il ligure s’è preso il primo set, segnato da non poche polemiche. Infatti il match è stato interrotto sul 2-1 in favore del ceco per via di problemi tecnici riscontrati alla macchina che gestisce l’occhio di falco, che sull’erba di Mallorca ha sostituito i giudici di linea. Situazione abbastanza grottesca che ha scatenato l’ilarità sul web ma soprattutto il nervosismo strisciante di Fognini, che già nel primo scambio del match s’era visto chiamare contro con colpevole ritardo una palla che il sistema elettronico non aveva rilevato (poiché in tilt).

Uno stop di 20’ ha finito per innervosire ulteriormente il giocatore di Arma di Taggia, che ha battibeccato col giudice di sedia arrivando a esclamare “questo non c’arriva proprio”, e poi perdendo il servizio alla ripresa del gioco a 15. Ma due contro break di fila hanno permesso a Fognini di ribaltare le cose e di conquistare un primo set dopo certo non tutto è filato via liscio come nelle attese.

Mensik parte male ma poi ritrova la via maestra

Nel secondo però Mensik dimostra di aver imparato la lezione: comincia ad aumentare sensibilmente il numero dei colpi e scende a rete con maggiore continuità, mostrando anche una condizione atletica superiore. La partita gira a favore del ceco che trova subito il break in apertura di parziale, sprecando una palla set e poi rischiando di farsi avvicinare sul 5-4, esorcizzando la paura con un paio di vincenti che valgono il 6-3 e l’epilogo al terzo.

Dove Fognini si ritrova nuovamente costretto a inseguire nel quinto gioco, complice un sanguinoso doppio fallo col quale l’inerzia del match sembra svoltare dalla parte del ceco. Che pure si disunisce e nel gioco successivo ricambia il favore, sbagliando troppo e concedendo a Fabio la palla break che vale la nuova parità. Si va avanti all’insegna dell’equilibrio, ma nell’11esimo game (in mezzo a folate di vento e sabbia) arrivano quattro errori in fila del ligure, che perde il servizio a zero e si consegna senza armi a un mensik che a quel punto chiude senza difficoltà. Pesano gli 11 doppi falli di Fognini, che saluta le Baleari con la sensazione di aver sprecato una ghiotta opportunità.

Sonego non resiste a Purcell. Più tardi Paolini

In contemporanea, a Eastbourne, anche Lorenzo Sonego paga dazio al maggior pragmatismo di Max Purcell. Che s’impone con un doppio 6-4 dopo aver rischiato di vanificare quanto di buono messo in atto in apertura di partita, dove Sonny è costretto a inseguire ma dove è bravo a recuperare il break di svantaggio, finendo però per incappare in un altro gioco maledetto (il settimo) che rimette l’australiano sui binari desiderati.

Nel secondo c’è più equilibrio, ma alla prima vera opportunità Purcell sfrutta un lieve calo di Sonego e nel quinto gioco si prende il break col quale arriva in fondo, anche perché al servizio Max non fa sconto alcuno (88% di punti vinti con la prima). Occasione persa per il torinese, che a Wimbledon proverà ad andare oltre il primo turno, come accaduto lo scorso anno quando cedette a Berrettini in un derby dall’esito abbastanza scontato. Più tardi toccherà a Cobolli tentare di tenere in vita le speranze azzurra sull’erba del Sussex, mentre sempre nel pomeriggio toccherà a Jasmine Paolini sfidare la belga Mertens per provare a centrare i quarti di finale, dopo aver goduto di un bye al primo turno, nel debutto stagionale sull’erba.

Eastbourne, avanzano Cobolli e Paolini

Ieri la prima vittoria sull’erba, oggi la seconda. Flavio Cobolli ci ha preso gusto e a Eastbourne centra la qualificazione ai quarti di finale. Contro Hussey, lucky loser e oltre la 300esima posizione in classifica, inizia bene ma poi si ferma del tutto e perde il primo set. Il romano però trova le forze per reagire e vince gli altri due set con il punteggio di 6-3, 6-4. E per l’azzurro c’è ancora la possibilità di avanza. Altra sfida “britannica” contro la wild card Harris.

Meno di un set in campo per Jasmine Paolini, la numero 7 della classifica WTA, parte bene contro la belga Mertens e si porta avanti 5-2 nel primo set. Ma la sua avversaria accusa un problema fisico ed è costretta al ritiro. Anche per lei sfida con una beniamina di casa, Katie Boulter, che è in fortissima sull’erba.

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