Nel tetris di inizio estate, a ridosso di un vertice post Mondiale per club formale e inevitabile, l’iperbole Marco Asensio ha una sua collocazione storica, uno di quei corsi e ricorsi storici che si vincola all’Inter pur non conoscendo ancora concretezza. Stima, apprezzamento, compatibilità sono alle origini di questo moto verso cui vige indubbio entusiasmo ma la fattibilità dell’operazione, come pure il ruolo nell’undici di Cristian Chivu, vanno compresi in ogni sua possibile conseguenza.
Il profilo è altamente compatibile con quella narrazione che indica in un profilo internazionale, già affermato, ma con ancora prospettive di carriera evidenti l’alta sovrapposizione al giocatore ricercato per la trequarti; contratto e ingaggio, però, non collimano affatto con l’algoritmo dettato dai famosi paramenti di Oaktree che chiede che i conti tornino oltre ai già noti vincoli che legano i club europei.
- Marco Asensio fuori dal progetto PSG
- Il nodo Marcus Thuram
- Obiettivo Ederson e l'addio a Calhanoglu e Sommer
- Frattesi stanco di fare il vice Barella
Marco Asensio fuori dal progetto PSG
Asensio è in vendita, certo e non da oggi o ieri ma da quando Luis Enrique ha edificato quel progetto che rivendica e che ha portato a Parigi la Champions (proprio contro l’Inter di Marotta e Ausilio), un undici delle meraviglie che non contempla affatto Marco Asensio. L’agente del giocatore, un certo Jorge Mendes, sta cercando di trovare l’accordo e il contratto soddisfacente.
E l’Inter ci riprova dopo due tentativi passati. Stavolta l’incrocio pericoloso è con Dumfries: è proprio Mendes che si sta muovendo. Secondo la Gazzetta la cifra potrebbe essere tra i 10 e i 12 milioni, ma Asensio ha un contratto in essere da 8 milioni netti e allo stipendio non rinuncerà come Mendes alle commissioni. E poi, è lui il giocatore adatto a sperimentare la Serie A?
Per Marotta e Ausilio il lavoro non manca, dunque. Le cessioni sono imminenti eppure ancora nulla è ufficiale, concreto a parte le manovre di inizio estate. E le grane, vedi Dumfries e una buona compagnia.
Per esempio, Marcus Thuram quanta voglia ha di rimanere all’Inter e a Milano, affrontando una convivenza complicata con Lautaro Martinez che ha deciso di interpretare un ruolo inedito rispetto al recente passato?

Marco Asensio
Il nodo Marcus Thuram
L’attaccante francese è considerato dalla società un giocatore centrale nel quadro di un nuovo corso che fa riferimento a Cristian Chivu, ma che coincide poi con una svolta contrattuale da non sottovalutare. A rafforzare la posizione dei nerazzurri anche il fatto che la clausola, inserita nel contratto di Thuram, pari a 85 milioni è scaduta.
Da quel che risulta fino ad ora, non c’è stata l’offerta giusta stando all’accordo che lega Marcus all’Inter e chi mai volesse usufruire del talento del figlio d’arte dovrà sedersi a un tavolo e contrattare con Marotta e Ausilio per una cifra che supera la già importante somma fissata a suo tempo.
Obiettivo Ederson e l’addio a Calhanoglu e Sommer
Dopo l’in di Sucic, Luis Henrique e Bonny, è tempo di cessioni, operazioni che sosterranno la creazione di un tesoretto utile alla causa Ederson, obiettivo in forza all’Atalanta per il quale si stanno muovendo pure Juventus e le big d’Europa, dal Real all’Arsenal.
Un prezioso contributo che arriverà dalla cessione di Hakan Calhanoglu al Galatasaray in ferie assieme all’amico Sommer, destinato anch’egli ad alleggerire il bilancio dal proprio ingaggio. E anche su Taremi non v’è certezza alcuna, anzi. Anche per il giocatore iraniano il futuro prossimo è incerto.
Viste le pretese enormi della Dea, che chiede 60 milioni, che non sono certo pochi considerate le spese sostenute dall’Inter con il riscatto di Zalewski in più oltre ai tre già citati acquisti. Per sfiorare quella cifra, il piano vorrebbero Bisseck sul piatto, Ale Stankovic, Seba Esposito (che piace alla Fiorentina) e Asllani.
Frattesi stanco di fare il vice Barella
Senza considerare Davide Frattesi, che di fare il secondo di Barella potrebbe essere stanco, e che al momento è fermo per via dei noti problemi che l’hanno condotto a tornare in Italia dagli States e a optare per l’intervento.
Il pezzo più pregiato, di questo club dei cedibili, sarebbe Dumfries che potrebbe ingolosire una big disposta a versare quanto chiesto dalla clausola rescissoria. Con la giornata di oggi, la questione dovrebbe essere più comprensibile.