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Svolta epocale in Serie A: Maria Sole Ferrieri Caputi prima arbitra. Perché proprio lei

Nella prossima stagione tocca a lei rompere un tabù per il calcio italiano: Maria Sole Ferrieri Caputi ha 32 anni e già una carriera arbitrale impressionante, da Serie A

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Un altro piccolo passo verso la parità di genere, anche in Italia, sta per compiersi grazie al riconosciuto talento di Maria Sole Ferrieri Caputi. Alla sua dedizione, al suo sacrificio e alla sua intelligenza arbitrale che l’ha condotta a diventare, ora è ufficiale, protagonista della prossima stagione 2022/2023 in Serie A.

Una laurea a la passione per il calcio

Laureata in Sociologia, 32enne, livornese, Maria Sole vive a Bergamo dove lavora in un centro studi di diritto del lavoro. E coltiva una passione che continua a seguire con e nonostante gli impegni professionali: il calcio.

Alla carriera arbitrale si avvicina giovanissima, nel 2007, quando intraprende un percorso nella locale sede dell’AIA che la porta ad arbitrare in ambito provinciale e regionale; nel 2015 viene poi inserita nell’organico C.A.N. D e, in seguito, esordisce in Serie D il 14 novembre 2015 nel match tra Levico e Atl. San Paolo PD.

Quattro anni dopo, l’esordio come internazionale e il debutto nella direzione del match tra Scozia e Cipro nell’ambito delle qualificazioni agli Europei femminili.

La svolta nell’ultima stagione: Serie B e Coppa Italia

Nella stagione appena conclusasi, la Ferrieri Caputo si era fatta già notare. Il 17 ottobre 2021 viene designata per il match tra Cittadella e SPAL, diventando il quarto arbitro di sesso femminile a dirigere un incontro della serie cadetta a pochi di distanza dall’esordio nella medesima categoria di Maria Marotta.

Il 15 dicembre successivo dirige Cagliari-Cittadella, valevole per i sedicesimi di Coppa Italia, divenendo il primo arbitro donna della storia del calcio italiano a dirigere una partita ufficiale di una società di Serie A.

Una svolta storica, nell’ambito di questo importante capitolo e per il calcio e per il superamento speriamo continuo e progressivo della disparità di genere.

La prova generale è in calendario mercoledì sera, nella delicata sfida tra Feralpisalò e Palermo, gara di andata delle semifinali playoff di Serie C

Chi è Maria Sole Ferrieri Caputi

Dicevamo che con alte probabilità, Maria Sole Ferrieri Caputi sarà chiamata ad arbitrare nel massimo campionato già a partire dal prossimo agosto, quando partirà la nuova stagione. Nata a Livorno nel 1990, fa parte della Can C, dopo aver trascorso cinque stagioni sui campi del campionato nazionale dilettanti. Aveva già esordito in Serie B ed in altre serie minori, compresa la Lega Pro.

Nell’ultimo campionato di Serie A femminile 2021/2022 ha diretto la sfida della prima giornata tra Empoli e Roma, terminata 0-3 per le giallorosse, estraendo tre cartellini gialli (Binazzi, Bragonzi e Thaisa) ed espellendo Linari per somma di ammonizioni. Lo scorso 17 ottobre aveva diretto la gara di serie B maschile, Cittadella-Spal, finita 0-0. Anche in quell’occasione si era trattato di un debutto per la Ferrieri Caputi, che aveva sintetizzato così quell’esperienza:

“Come intensità dei contrasti è sicuramente maggiore in che in C. Anche i giocatori in campo, però, le danno le prendono e le accettano. Comunque lo step tra le due categorie si vede anche da dentro. Più sale il livello e più la professionalità anche dei contendenti cresce”.

La direzione di Cagliari-Cittadella

Al suo «esordio» con in campo una squadra di serie A, Maria Sole Ferrieri Caputi nel match dei sedicesimi di coppa Italia tra il Cagliari e il Cittadella (finito 3-1 per i padroni di casa passati così agli ottavi) ha diretto con grande piglio, autorevolezza e, almeno all’apparenza senza farsi prendere dall’emozione e dal clamore che si era creato intorno alla sua designazione.

La direttrice di gara non si è lasciata intimorire, utilizzando un metodo di giudizio molto moderno e all’inglese, lasciando spesso proseguire il gioco per facilitare lo spettacolo. Sempre vicina all’azione, ha fischiato poco, ma bene. Si è fatta rispettare, non ha risparmiato nessuno: tre cartellini gialli e ben tre gol annullati, uno affidandosi alla correzione del Var.

“Non chiamatemi arbitra, ma arbitro — disse in un’intervista al Corriere all’indomani del debutto —. Novanta volte su cento quando mi dicono arbitra è per sottolineare che sono una donna. Quindi preferisco arbitro. Credo che quando non ci sarà più l’esigenza di sottolinearlo, allora vorrà dire che ci sarà davvero parità”.

I complimenti di Trentalange a Maria Sole

La stima, nei riguardi della Ferrieri Caputi, di Trentalange depone a suo favore. Dopo Cagliari-Cittadella sono arrivati anche i complimenti del presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Alfredo Trentalange che ha parlato così all’ANSA:

“Non posso che essere orgoglioso di Maria Sole, perché rappresenta la crescita di un forte movimento, quello femminile, che sta realizzando un sogno di civiltà, con applicazione, impegno e passione”.

Svolta epocale in Serie A: Maria Sole Ferrieri Caputi prima arbitra. Perché proprio lei Fonte: Getty Images

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