Voleva essere una goliardata ma – come spesso accade quando di mezzo ci sono rivalità torbide – ha scatenato un putiferio il gesto fatto da un bambino-mascotte sceso in campo ad accompagnare Napoli e Juve prima dell’inizio della gara al San Paolo. Il piccolo, che indossava la divisa bianconera, quando è stato inquadrato dalle telecamere ha coperto il logo della Juve scuotendo visibilmente il capo come a prendere le distanze dall’odiata rivale.
L’INTERVISTA – Non tutti avevano notato però la cosa in diretta: il caos è scoppiato quando il bambino è stato intercettato a fine gara all’esterno del San Paolo da un’emittente privata campana, Teleclub Italia.
VIDEO VIRALE – Ai microfoni di Adriano Pastore il ragazzino ha spiegato le ragioni della sua mossa, motivandola come un gesto d’amore per il Napoli condito da una ulteriore invettiva nei confronti degli avversari. Il video è diventato presto virale e si è scatenato il caos sui social.
LE REAZIONI – Sdegnate le reazioni dei tifosi bianconeri, che hanno costretto anche alcuni siti internet napoletani che avevano pubblicato il video, a rimuoverlo per le tante offese ricevute anche se qualcuno osserva: “Certamente la colpa non è sua,ma dell’ambiente malato che lo circonda”.
LA DECISIONE – La montagna di insulti ha spinto il padre del bambino partenopeo – assistito dall’avvocato Sergio Pisani – a chiedere la rimozione di quel video da ogni testata, perché frutto di una intervista a suo dire non autorizzata.
I COMMENTI – La vicenda ancora non si è placata e sui social continua ad essere in tendenza: “Da interista, era un video simpatico, quante volte ci sono sfotto’ su noi del Sud che tifiamo le Squadre del Nord, ma la razza juventina è la più permalosa nonostante vinca spesso” o anche: “Avete fatto bene a rimuovere il video dell’intervista strappata ad un bambino di 10 anni che non andava intervistato o non andava inquadrato o andava oscurato, in quanto il bambino non era in compagnia dei genitori” e infine: “Bambino, tu che in diretta, durante una partita così importante fai capire a tutti che non sei juventino, che vuoi strapparti quella maglia, sappi che sei straordinario!”.