Il mondo del tennis italiano ha sognato a occhi aperti e sperato per 2 ore e quarantuno minuti , poi non ha potuto fare altro che applaudire con un sorriso amaro. Matteo Berrettini , infatti, non è riuscito a prendersi il Masters 1000 di Madrid . A vincere la finale è infatti Sasha Zverev , al secondo successo sulla terra rossa madrilena e al quarto Masters 1000 in carriera . L’azzurro ha però venduto cara la pelle, soprattutto nel primo set e nei primi 5-6 game del secondo . Come dimostra il punteggio finale: 6-7(8), 6-4, 6-3 .
Per il romano l’occasione era storica: aggiudicarsi il primo Masters 1000 della sua carriera . Non solo, perché da quando la categoria è nata nel 1990 i soli italiani ad arrivare così in alto sono stati Fabio Fognini e Jannik Sinner . Dall’altra parte Zverev, alla finale numero 8 (tre delle quali vinte). Uno scontro dunque in salita per Berrettini, che in realtà parte come meglio non potrebbe . E solo sulla distanza cede al fortissimo avversario.
A dirla tutta la difficoltà dello scontro emerge già nel secondo game . Berrettini, dopo aver concesso il primo al rivale che era al servizio, deve sudare per prendersi l’1-1 dopo ben 16 punti , annullando peraltro la prima palla break della partita . Si procede a buon ritmo fino al 3-3 , quando il break arriva. Ma a prenderselo è Berrettini : sono due i tentativi per l’azzurro di portarsi in vantaggio, cosa che avviene al secondo tentativo grazie a un rovescio lungo del tedesco.
Zverev però recupera in fretta, e si prende il controbreak che vale l’ immediato 4-4 , per un set che resta in equilibrio e si trascina fino al tie-break . E qui Berrettini dimostra un aspetto emerso per l’intero set: una solidità mentale incrollabile . Si prende infatti subito il 5-0 e riesce a resistere anche dopo alcuni rovesci sbagliati che permettono a Zverev di prendersi 4 punti . Uno splendido dritto lungolinea permette infatti al romano di riprendersi. Quindi tie-break e set diventano suoi sul doppio fallo e successiva risposta a rete del rivale.
Se il primo set dura oltre un’ora, il secondo si decide in poco più di 40 minuti. Chi si trova al servizio si porta a casa il game senza particolari problemi fino al 3-3 . Qui è Zverev a trovare la prima palla break, che Berrettini annulla con tre fondamentali punti consecutivi. Ma la crescita del tedesco è difficilmente contrastabile e il primo doppio fallo della partita causa a Berrettini il servizio e il break. E per Zverev non ci sono problemi a prendersi il game del 6-4 .
Berrettini prova a ritornare nella partita a inizio terzo set, e lo dimostra prendendosi il primo game senza troppi problemi . Ancora una volta è però lui a cedere il primo servizio , con Zverev che vola sul 3-2 e vede la vittoria . Il romano prova a restare aggrappato alla partita , ma i suoi errori pesano sempre di più. Come l’ incredibile smash a rete nell’ultimo game, quello che gli avrebbe permesso di non concedere il secondo break . Che però arriva , e la favola di Berrettini finisce. Ma non i complimenti per una promessa della racchetta italiana già divenuta stella .